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KONTRUST – Second Hand Wonderland

Follia musicale a buon mercato offresi. I Kontrust arrivano al tanto atteso terzo album e si apprestano a conquistare una buona fetta di pubblico anche al di fuori delle terre teutoniche, grazie al loro adrenalinico mix di crossover metal e ritmiche in levare. Miscela interessante, originale almeno in parte, che di sicurò piacerà molto ai metallari in erba ma che lascerà un po’ di amaro in bocca agli ascoltatori un po’ più scafati. Se al primo ascolto “Second hand wonderland” si rivela fresco, divertente e decisamente estivo nel suo riuscito pout pourrì di crossover alla Guano Apes e melodie danzerecce, una disamina più attenta ed approfondita rivela un eccessivo ricorso al ritornello che alla lunga risulta stucchevole. Tralasciate per un attimo tutte le piacevoli intrusioni reggae, tango e chi più ne ha più ne metta, risulta evidente che i Kontrust adottano un approccio quasi pop nella stesura delle canzoni, sempre incentrate su un ritornello catchy che viene più volte ripetuto. Spiace un po’ che questa struttura sia così abusata all’interno dell’album, perché gli austriaci, oltre che essere ottimi musicisti, sono veramente abili nel miscelare genere apparentemente distanti tra di loro; sarebbe stato veramente interessante sentire almeno qualche brano dotato di maggiore spessore, magari con un pizzico di sperimentazione in più. Comunque “Second hand wonderland” non è assolutamente un lavoro da buttare via, soprattutto se considerato nella sua natura divertente e scacciapensieri. Notevole il lavoro svolto dal bassista, che per forza di cose in sonorità come queste deve sostenere e dare una spinta maggiore del solito, e dalle doppie voci, con Stefan che si occupa prevalentemente delle parti reggae e di quelle più tirate, mentre ad Agata toccano principalmente ritornelli e parti melodiche. Non male anche la discreta varietà che caratterizza il disco, dal nu metal diretto e un po’ retrò di “U say what” fino ad arrivare al brano più estivo dell’intero album, quel “Bad betrayer” un po’ reggaeton e un po’ punk che sembra essere la colonna sonora per un party selvaggio in spiaggia.

Ecco, i Kontrust sono effettivamente un gruppo per festaioli, non impegnano troppo il cervello e si fanno ascoltare piacevolmente a patto di non avere eccessive aspettative di musica impegnata. Sicuramente uno dei dischi più divertenti e frizzanti dell’anno, il consiglio è quello di dosare gli ascolti perché l’obiettiva mancanza di profondità rischia di far giungere la noia in fretta.

  • 7/10

  • KONTRUST - Second Hand Wonderland

  • Tracklist
    1. Sock'n'Doll
    2. Falling
    3. Monkey boy
    4. U say what
    5. The butterfly defect
    6. Rasputin
    7. Bad betrayer
    8. Adrenalin
    9. Hocus pocus
    10. Raise me up
    11. Hey DJ!
    12. Police

  • Lineup
    Gregor Kutschera: basso
    Roman Gaisböck: batteria
    Stefan Lichtenberger: voce
    Agata Jarosz: voce
    Manuel Haglmüller: percussioni
    Robert Ehgartner: chitarra