I nostrani Lacuna Coil tornano dopo due anni dall’uscita di ‘Broken Crown Halo’ e lo fanno alla grande. Il nuovo lavoro ‘Delirium’, come indica il titolo stesso, si fa spazio tra malattia mentale, paranoia e paura, tanto da trascinare l’ascoltatore fin dal primo momento in un vortice di adrenalina e ‘pazzia’, marcata dal growl deciso di Andrea Ferro e dalla voce cristallina di Cristina Scabbia, duo che dimostra ancora una volta di saperci fare. Ottima la scelta di Ryan Blake Folden (già noto per essere in tour con la band da qualche anno) alla batteria e Diego Cavallotti alla chitarra, che hanno dato prova di meritare il posto nella band, sorprendendo, con il loro talento, anche i fan che, fino all’ultimo minuto, dubitavano del cambio di line-up.
I Lacuna ci avevano promesso un album più duro e deciso e sono stati di parola, superando qualunque tipo di aspettativa!
Delirium si apre con l’accattivante ‘The House Of Shame’, che picchia duro fin dal primo secondo, entrando fin nelle parti più remote della mente con un growl che si fa sentire; growl che ritroviamo marcato anche in brani come ‘You Love Me ‘Cause I Hate You’, ‘Take Me Home’ e ‘Ghost In The Mist’, che rievocano alla mente tutte le sensazioni di oppressione e pazzia sentite sulla pelle dai pazienti che si ritrovavano a passare le loro vite tra le mura di un manicomio.
‘Broken Things’, la title track ‘Delirium’ e ‘Claustrophobia’ rievocano per alcuni versi il vecchio sound della band, pur restando fedeli al nuovo filo conduttore che lega questo nuovo album.
‘Blood, Tears, Dust’, in collaborazione con Myles Kennedy (Alter Bridge) vede parti elettroniche davvero ben riuscite.
Se siete nostalgici, potete deliziarvi con ‘Downfall’, unica ‘ballad’ dell’intero album.
In questo ‘Delirium’, Ferro e Scabbia uniscono le loro forze per regalarci brani heavy, le cui voci contrapposte calzano perfettamente a pennello, incastrandosi come pezzi di un puzzle. Un album che non tradisce le aspettative dei fan, una nuova veste che la band indossa alla perfezione.
Consigliatissimo!
