Celebrare 20 anni di carriera con un live album che conclude, in maniera a dir poco indimenticabile, un altro capitolo della storia dei Nightwish, è sicuramente uno dei modi migliori per accontentare i fan.
“Vehicle Of Spirit” è il quinto live della band, che raccoglie i migliori momenti dell’ “Endless Forms Most Beautiful Tour“. Il DVD è, infatti, composto da ben tre dischi, nei quali è possibile assistere, anche se purtroppo in maniera indiretta, sia al live tenutosi alla Wembley Arena di Londra (probabilmente una delle migliori venue in cui suonare), sia alla performance in terra finlandese, precisamente a Tampere.
Entrambi i live sono eccellenti, la produzione è stupefacente, il suono decente e i cambi di inquadratura talmente perfetti, da dare allo spettatore l’impressione di essere lì. Se avete timore che finireste con l’annoiarvi dopo la visione del primo live, potete stare tranquilli; nonostante, infatti, i due show non siano molto differenti tra loro, la presenza di alcune chicche musicali e di diversi dettagli, renderà il tutto sicuramente piacevole. Per citare qualche esempio, basti pensare che nel live di Tampere troviamo un palco diverso, con una passerella che, attraversando il pubblico, permette una maggiore interazione con i fan; cosa che non accade nello show di Londra.
La scaletta? Sicuramente ascolterete i soliti brani del primo disco, ma non mancano perle come la bellissima “While Your Lips Are Still Red” o “Stargazers“, “She is My Sin” e “Sleeping Sun“. Insomma, i nostri finlandesi hanno puntato non solo ai loro ultimi lavori, ma anche alla riscoperta di perle che da un po’ non si ascoltavano live, inclusa la bellissima “The Poet And The Pendulum“.
Il terzo disco, invece,che in teoria dovrebbe contenere del materiale “bonus”, di “bonus” non ne ha poi molto. Ci troviamo, infatti, dinanzi ad una collezione di live, pescati da diverse venue in giro per il mondo. Sicuramente vanno sottolineate alcune chicche, come la versione acustica di “Edema Ruh” o “Last Ride Of The Day” con Tony Kakko dei Sonata Arctica eseguita al Rock in Rio. Il pezzo forte resta, senza ombra di dubbio, l’intervista a Richard Dawkins durante lo show alla Wembley Arena di Londra, il cui momento, accompagnato dalle note di un’emozionante “The Greatest Show On Earth“, rimarrà impresso nei cuori di tutti per la sua forte intensità emotiva.
Unica pecca di questo ”Vehicle Of Spirit” è la durata. Risulta, infatti, a tratti difficile tenere alta l’attenzione, continuando a guardare non solo due live, in fondo non molto diversi tra loro (eccezion fatta per qualche chicca qua e là), ma anche del materiale bonus, che risulta essere un po’ una ripetizione, qualcosa di sicuramente già visto. I fan più temerari non si lasceranno scoraggiare dalla durata del live e porteranno a termine la visione in una volta sola; ma molti altri sentiranno probabilmente il bisogno di concedersi una pausa, per poi ricominciare.
Indipendentemente dalla durata, ”Vehicle Of Spirit” resta sicuramente il miglior modo per concludere il tour di questo “The Greatest Show On Earth”.