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RAW POWER – Resuscitate

La morte improvvisa
di Giuseppe Codeluppi ha rappresentato il momento più difficile della carriera
dei Raw Power, un evento luttuoso che aveva fatto prendere ai membri rimasti la
decisione di non pubblicare ulteriori dischi, ma di limitarsi all’attività
live. Il tempo trascorso dal tragico fatto ha fatto mutare opinione ai quattro,
il desiderio di creare qualcosa di nuovo ha preso il sopravvento e nel 2011, a 8
anni dal predecessore “Still Screaming After 20 Years”, ci troviamo per le mani
“Resuscitate”, scintillante manifesto di pensiero hardcore/punk incontaminato e
di fulgida intransigenza. I mutamenti di stile non sono il pane dello storico
combo nostrano, quel che non manca è la padronanza assoluta della materia
trattata e l’innata dote di imbastire pezzi brevi, urticanti e freschi come se
l’epopea del punk fosse agli inizi e non avesse già coinvolto più generazioni
di musicisti e ascoltatori.

Funziona tutto alla perfezione in questo disco, a
partire da una registrazione che cattura suoni naturali, privi di
sofisticazioni e maneggi da studio, e fa provare quasi la sensazione di avere
davanti i Raw Power in uno dei loro devastanti live show. Scorrendo la
tracklist, non troviamo un buco, un riempitivo, qualcosa messo lì tanto per
allungare il minutaggio, e stiamo parlando di 27 brani complessivi (26 regolari
più una ghost track). Una lucida frenesia domina il riffing, debordante per energia
e in costante connubio con i saliscendi della batteria, lanciata in patterns
che saranno elementari finchè si ha voglia ma che si incastrano tra di loro con
una naturalezza clamorosa e non fanno scendere un attimo il livello di
adrenalina in circolo. In formissima il singer Mauro Codeluppi, cantante
hardcore inconfondibile e le cui vocals sono espressione di una rabbia vera e
sentita, che i ragazzini finto ribelli del metalcore se la sognano. Ogni break
e ripartenza, coro anthemico e rullata di batteria portano impresse le stimmate
dei maestri e concorrono a formare un impasto sonoro tra i più entusiasmanti
che il genere oggi possa proporre, senza dover ricorrere a soluzioni
provenienti da mondi musicali differenti e/o confinanti.

Analizzando la mole
di canzoni presentate da “Resuscitate”, nel rosario di sfoghi impulsivi
connotati da puro impeto e dal minutaggio limitatissimo ci sono alcune
song  che rimangono maggiormente
impresse, grazie a chorus molto pregnanti e destinati a essere ricordati. Un
esempio concreto è rappresentato da “Desperation”, fin d’ora un classico, e dallo
squassante terremoto rappresentato da “Do What I Say”, con cori cantati a
squarciagola da tutti e quattro i musicisti. Per i punkettoni e tutti quelli
che amano scapocciare senza sosta a ritmi indiavolati, fottendosene di tutto il
resto, “Resuscitate” rappresenta l’album ideale. Centro pieno per i Raw Power.

 

  • 8/10

  • RAW POWER - Resuscitate

  • Tracklist

    1.State Depression

    2.Resuscitate

    3.Diggin’ Through My Brain

    4.Stop If You Dare

    5.Crawling

    6.Words

    7.Don’t Rush

    8.Talked To You Yesterday

    9.Screw Them

    10.The Rich Man Sucks And The Poor Man Fucks

    11.Desperation

    12.Fear Of The Dead

    13.Vote For Me

    14.Left On Your Own

    15.I Wanna Be Your Dog

    16.Watch Your Steps

    17.The Fun’s Over

    18.Do What I Say

    19.Freedom At Last

    20.Not What I Want

    21.Worries

    22.What Were You Thinking

    23.Eyes On Me

    24.Promises

    25.Born Under A Bad Sign

    26.Raw Power


  • Lineup

    Mauro
    Codeluppi – voce

    Marco
    Massarenti – basso

    Fabio Ferrari
    – batteria

    Tommi Prodi –
    chitarra