In questo 2015 l’apocalisse comincia dalla Svezia: dopo soli due anni dal successo “Unbreakable“, gli Smash Into Pieces tornano a stravolgere la scena musicale con una nuova produzione che non tradisce il sound originario e caratteristico, che già in precedenza aveva steso un tappeto rosso ai piedi di questa giovane band.
Un gruppo che in un periodo di tempo così limitato, di strada ne ha fatta davvero tanta, dal tour europeo in supporto agli Amaranthe, da cui nasce una collaborazione con la frontwoman Elize Ryd in “My Cocaine“, al concerto di apertura agli Alter Bridge, che senza alcun dubbio continuano a influenzare la musicalità della band svedese, e in particolare le linee vocali di Chris, che merita assolutamente di essere designato come il perfetto erede di Myles Kennedy.
“The Apocalypse DJ“, questo il titolo del nuovo album, è un mix di Alternative, Hard Rock, Post Grunge e Nu Metal: un’incredibile combinazione di suoni elettronici e ritmica impeccabile a partire dalla opener “Stronger“, per accompagnare il primo singolo “Disaster Highway“, “Bullets” e giungere alla conclusione con “Rock’n’Roll (The Apocalypse Tribute)“.
Grove, riff pesanti e l’influenza, scandita chiaramente, della band di Orlando (Alter Bridge, ndr) in “Don’t Wake Me Up“, mentre ci si muove verso lo stile ballad, dai toni più tranquilli con “Color Of Your Eyes“.
L’Alternative catchy, dal motivetto che difficilmente verrà cancellato dalla memoria, che non fa acqua da nessuna parte: struttura ritmica solida, una voce da far invidia.
Non c’è che dire, “Checkmate” non è soltanto una canzone, è la descrizione del risultato di questo nuovo lavoro firmato Smash Into Pieces: scacco matto. La Svezia colpisce ancora.