Mettiamo subito in chiaro due cose: questo è un grandissimo disco ma… NON è un disco metal!
Non lasciatevi però spaventare da questa dichiarazione; la particolarità di questa opera, perché di un opera a tutti gli effetti si tratta, sta nel fatto di essere presente, nello stesso pack, in due versioni differenti; gli stessi undici brani sono infatti proposti su due CD; uno “gentle” (praticamente in versione acustica) e l’altro “storm” (orchestrato con arrangiamenti prog velatamente metal).
Un’idea che ho trovato geniale sia nel concetto che nell’esecuzione; e chi poteva esserci dietro ad un progetto del genere se non Arjen Lucassen, il genietto olandese già noto per gli onirici lavori degli Ayreon e di altre mille collaborazioni che in questa occasione in particolare da sfoggio delle proprie doti di compositore/musicista cimentandosi, tra l’altro, nell’utilizzo di una quarantina di strumenti, fatta eccezione per le percussioni, suonati tutti personalmente.
Ma, nonostante Arjen sia riuscito a stupirmi ancora una volta con la sua maestria, quello che più mi ha lasciato a bocca aperta è stata l’interpretazione vocale della sua compagna di viaggio, Anneke Van Giersbergen, autrice tra l’altro di tutti i testi; l’ex vocalist dei The Gathering lascia un impronta indelebile in quest’album e ne è veramente il valore aggiunto, emozionante!
Tornando al disco, come già accennato in precedenza, lo si può considerare tranquillamente un’opera in quanto il concept sul quale è incentrato e che viene sviluppato lungo tutti gli undici brani ci riporta indietro nel tempo, per esattezza all’epoca dei grandi viaggi mercantili olandesi del XVI/XVII secolo, e ci racconta di una storia d’amore scandita dallo scambio di lettere fra un viaggiatore e la moglie che ne attende il ritorno a casa.
Ogni brano è una lettera che ne scandisce gli avvenimenti più importanti, dei quali eviterò di parlarvi in particolare per non rovinarvi il piacere dell’ascolto, un piacere dettato anche dal fatto di potersene gustare due versioni distinte, ma che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non sono semplici trasposizioni parallele, ma sono dotate ognuna del proprio personale arrangiamento; tutto ciò ha il pregio di rendere i due CD sostanzialmente complementari e coinvolgenti, cosi da invogliarne l’ascolto anche solo per il gusto di carpirne le differenze.
In un contesto come questo non avrebbe molto senso descrivervi ogni singolo brano in quanto come già detto è un lavoro che va gustato nel suo insieme e assolutamente con il booklet sottomano per poterne comprendere appieno il contenuto; la trovata delle due versioni risulta inoltre molto interessante per il fatto che ogni ascoltatore potrebbe apprezzare in modo particolare un brano in una versione ma preferirne altri nell’altra; essendo, come detto, riarrangiati quasi completamente; per rendere l’idea potremmo dire che la parte “gentle” si rifà ad una versione acustica che strizza l’occhio al folk mentre la parte “storm” ricorda lontanamente le sonorità dei brani più orchestrati degli ultimi Nightwish.
Concludendo credo che si possa dire di trovarci di fronte ad una delle migliori uscite del 2015 e forse degli ultimi anni; certo non è un disco per tutti, i meno avvezzi al genere potrebbero trovarlo troppo soft ma in questo caso quello che fa la differenza è la qualità complessiva del prodotto che si attesta su livelli elevatissimi, è un disco che non esito a consigliare, in particolare, a tutti i musicisti e agli amanti delle voci femminili; il lavoro strumentale è eccelso e la voce di Anneke vi toccherà il cuore.
Emozione allo stato puro!
