Con questo 4° cd, “GLA”, gli scozzesi Twin Atlantic cercano di bissare il buon successo del precedente “Great Divide” (uscito nel 2014). Bisogna dire che il combo di Glasgow (“GLA” è la sigla internazionale dell’aeroporto) ha cercato di fare le cose in grande assicurandosi la collaborazione di Jacknife Lee (U2 forse vi dice qualcosa) che ha puntato sulla registrazione analogica, cercando di infondere una verve più rock alle loro canzoni. Purtroppo il risultato finale lascia con l’amaro in bocca perché in più occasioni le canzoni stentano a decollare.
Lo scoglio principale è rappresentato da “Gold Elephant:Cherry Alligator” una song al limite del punk-noise che non convince assolutamente col suo disordine organizzato. Un poco meglio la successiva “No Sleep” che ricorda i Jane’s Addiction di Perry Farrel grazie alll’utilizzo di vari effetti vocali nel ritornello, ma non si evolve mai rimanendo una canzoncina di rock leggero. Il vero problema di “GLA” è il contenere troppe canzoni basate su melodie semplici e la chitarra distorta, Sam Mc Trusty è sicuramente un cantante dotato di un gran carisma e di una buona grinta ma si faceva preferire su “The Great Divide”, dove i suoni erano più patinati e meno grezzi. Il primo pezzo che riesce a farsi integralmente apprezzare è “Overthinking” subito bissato da “ Ex El” che si riaggancia alle sonorità dello scorso Lp.
Per il resto poco e niente, con canzoni che strizzano l’occhio al pop/rock da classifica senza mostrare niente di particolarmente coinvolgente. Se vi piace il pop con venature rock, dove si manifestano echi di U2, Goo Goo Dolls e ultimi Green Day, potreste dare anche una chance a questo “GLA”.
Se cercate qualcosa che vi faccia sbattere la testa e tenere il tempo, evitatelo.