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WEIRDREAM – Silent Mania

I toscani Weirdream sono una realtà ormai consolidata: dalla loro prima formazione nel 1995, attraverso alcuni significativi cambi di line-up, approdano al 2015 con “Silent Mania“, un album autoprodotto dalle mille sfumature. C’è sempre un pizzico di orgoglio in più quando ci si trova davanti ad un gruppo italiano che si presenta con un prodotto indipendente curato nei minimi dettagli, efficace sia nel contenuto che nella presentazione. Troppo spesso si associano i lavori autoprodotti ad una mancanza, a progetti in divenire, a prototipi, mentre un album come “Silent Mania” dimostra che la precisione e la serietà di un lavoro sono il miglior biglietto da visita per una band.
Mi avvicino all’ascolto dei Weirdream con grande curiosità, anche l’artwork è davvero interessante e richiama immediatamente alla memoria i lavori più truculenti di King Diamond, con estrema attenzione a particolari inquietanti e disturbanti che delizieranno gli ascoltatori più horror addicted.

Si parte con “Lost” ed è una grande apertura con un pezzo raffinato ed elegante, carico all’ennesima potenza, con aperture melodiche di pregevole fattura. “Unexpected” sottolinea la precisione e la bravura dei musicisti, con una sezione ritmica impressionante che travolge senza sosta, ma sicuramente è con la successiva “The Sadik (Silent Mania)” che i Weirdream consegnano una prova tangibile ed inconfutabile sulle loro potenzialità. In questo pezzo fa la sua comparsa il Sadico che troneggia in copertina e certo non può passare inosservato: il ritmo è forsennato, la cura dei particolari è ovviamente maniacale, la prova del cantante Massimiliano davvero ottima, calato nella mente del folle con un vero e proprio alternarsi di personalità, per un risultato eccitante e psicotico, da brividi.
Difficile etichettare i Weirdream, si passa da un heavy metal granitico, classico, di scuola ottantiana, a punte di thrash metal come quelle di “Incurable“, in cui il morso feroce di basso e batteria si addolcisce e distende nella chitarra di Righi e nella voce di Pasciuto, in una miscela davvero convincente; picchia duro anche la bella “Painful Ending“, panteriana nel midollo.
Uno dei momenti migliori del disco è senza dubbio “The Man Without Fear“, imponente e suggestiva, arriva in crescendo ad un chorus di grande effetto: i Weirdream danno il meglio di loro stessi nelle parti più tirate ed aggressive, che mi auguro coltivino con cattiveria ancora maggiore nel loro futuro musicale.
Dimostrazione immediata di questa linea in potenza è “Stainless Hate“, pezzo al fulmicotone che trapassa selvaggio tra sussurri ed acuti, lasciandosi alle spalle un retrogusto metallico di folle devastazione.
Scuola priestiana per “The Saviour“, che scorre veloce ed orecchiabile, senza perdere neanche un watt di potenza; mentre si rivela molto più incisiva “Mad about Lust“, una vera e propria piccola perla heavy che introduce il gran trittico finale. “Mad about Lust” è piena di luci ed ombre, racchiude forse tutte le sfumature del gruppo, dall’amore per il metal più classico, al progressive, all’hard rock; la sincopata e claustrofobica “Free Will” lascia l’onere della chiusura all’originale “Dead?… Better!“. 

Si tratta di un album molto maturo e consapevole, dove spiccano professionalità e buon gusto artistico; l’impressione generale è che i Weirdream hanno dato luce ad un lavoro davvero degno di nota, che sonda diversi ambiti musicali ma che sa bene quale direzione vuole percorrere. Mi piace pensare che ci siano ancora notevoli margini per futuri sviluppi, che questo gruppo possa giocare con le sue potenzialità e fare il salto di qualità che merita.

  • 8/10

  • WEIRDREAM - Silent Mania

  • Tracklist

    01. Lost
    02. Unexpected
    03. The Sadik (Silent Mania)
    04. Incurable
    05. Painful Ending
    06. The Man Without Fear
    07. Stainless Hate
    08. The Saviour
    09. Mad about Lust
    10. Free Will
    11. Dead?... Better!


  • Lineup

    Massimiliano Pasciuto - Voce
    Emanuele Righi - Chitarra
    Simone Falli - Basso
    Fabio Chiari - Batteria