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WIND ROSE – Wardens Of The West Wind

Secondo alcune teorie di marketing, l’immagine è tutto…parrebbe inverosimile, ma più un prodotto ha un look particolare e ampio spazio di pubblicità maggiormente viene preso in considerazione e etichettato ‘cool’. La ‘sostanza’ rimane ciò che si dovrebbe perseguire e trovare, ma non è facile togliere tutti gli strati per vedere cosa risieda alla base…

E poi ci si ritrova al cospetto di band come i Wind Rose, capaci di avere un’immagine forte e una musicalità interessante…dopo quasi tre anni dall’uscita del debut, Francesco Cavalieri e soci arrivano con dieci nuove tracce dall’impatto epico e devastante. Il songwriting della band si basa su un power metal ritmato e potente arricchito da un’ensemble di arrangiamenti sinfonico/corali, dove qua e la fanno capolino piccole influenze progressive e folk. Il punto forte di “Wardens Of The West Wind” è la grande intelligenza nello strutturare i brani, riuscendo a renderli diretti e assimilabili nonostante le parti complicate e i cambi di ambientazione.

In termini di produzione i Wind Rose non lasciano niente al caso…la produzione è volutamente ‘estera’, capace di rendere il sound gonfio e rotondo senza sacrificare una virgola delle dinamiche inserite. Le performance trasudano maturità e grande coesione, dove Claudio Falconcini e Dan Visconti la fanno da padrone sulle ritmiche serrate, mentre i suoni sono puliti e ben amalgamati. Mixing e mastering pompano le strutture senza pietà, donando ai Wind Rose una moderna maestosità.

Il songwriting intricato e avvincente non permette un’analisi song by song, anche perché “Wardens Of The West Wind” è un disco che va assaporato nella sua totalità…gli episodi più accessibili rimangono il singolone “Rebel And Free” e la opener “The Age Of Conquest”, carichi di cori e orchestrazioni potenti. La verve epica della band esce maggiormente in “The Breed Of Durin” e “Spartacus”, songs ricche di mille sfaccettature e influenze ma altrettanto accattivanti. “Skull And Crossbones”, “Heavenly Minds” e “Ode Of The West Wind” continuano sulla scia power/sinfonica, mostrando d’aver a che fare con una band dall’appiglio professionale (eseguirle dal vivo non sarà proprio una passeggiata).

I Wind Rose confermano lo status di band che sa quel che vuole e come ottenerlo…un processo di maturità che sicuramente porterà ancora molto alle nostre orecchie già devastate da questo “Wardens Of The West Wind”. Conferma arrivata, non che nutrissimo dubbi.

 

  • 8/10

  • WIND ROSE - Wardens Of The West Wind

  • Tracklist
    01. Where Dawn And Shadows Begin
    02. The Age Of Conquest
    03. Heavenly Minds
    04. The Breed Of Durin
    05. Ode To The West Wind
    06. Skull And Crossbones
    07. The Slave And The Empire
    08. Spartacus
    09. Born In The Cradle Of Storms
    10. Rebel And Free

  • Lineup

    Francesco
    Cavalieri: Vocals
    Claudio
    Falconcini: Guitars
    Federico
    Meranda: Keyboards
    Cristiano
    Bertocchi: Bass
    Dan
    Visconti: Drums