Anime Insane

Il metal vive di clichés, un pò come molti altri generi. Così, se si pensa a una voce femminile con impostazione lirica, il pensiero va alla pletora di female fronted metal band sul cui effettivo valore, poi, si può discutere per giorni. Gli Hypnotic Waltz fanno invece storia a sè, andando a fare compagnia a gruppi come To-mera o Aghora. Quando il pianista e compositore Enzo Torrano mette insieme la band, l’intento è quello di creare un’amalgama in cui convergano le più disparate influenze. Reclutati Edoardo Miglionico, chitarrista di estrazione classica, e Sandra Spanò, soprano leggero, la prima incarnazione della band prende forma con l’arrivo di Giuseppe Cerabona. Anime Insane, il primo demo, è solo un assaggio dell’anima musicale degli Hypnotic Waltz. I due brani, Oriental e Tango, mescolano sapientemente elementi progressive con altri derivati dal folk. Il risultato non solo è originale, anche aggiungendo un cantato completamente in italiano, ma anche convincente. Persino qualcosa dei Matia Bazar meno conosciuti fa capolino nel mood dei brani, oltre alle classiche influenze che ci si può aspettare da brani così intitolati. L’uso del flauto, poi, che nel contesto metal è scarsamente utilizzato, dona quel tocco in più che ci riporta alle atmosfere del progressive che fu, basti ascoltare, a tal proposito, l’intro di Tango. E se sulla qualità delle composizioni c’è ben poco da dire, ciò che lascia l’amaro in bocca è una produzione purtroppo non all’altezza: suono parecchio impastato in cui spesso la voce di Sandra, ma anche il flauto, si perde irrimediabilmente. Nonostante questo, però, la bontà dei pezzi emerge ugualmente e ciò fa ben sperare per un, si spera, prossimo full length. Se amate le composizioni complesse, il che non significa per forza di cose “lunghe”, se amate l’originalità nella musica, gli Hypnotic Waltz fanno al caso vostro. Dategli un ascolto e non ve ne pentirete.