Tra i generi maggiormente in voga nell’ultimo periodo, il metal sinfonico ha sicuramente ricevuto un occhio di riguardo, diventando genere di riferimento per una moltitudine di band emergenti.
È sicuramente questo il caso dei palermitani Anthirya che, affidandosi al già noto connubio clean voice femminile e grunt maschile, hanno recentemente portato alla luce un primo assaggio del loro impegno musicale. È un overture di suoni tumultuosi ad aprire le brevi danze di questa demo che, come obbiettivo principale, pare abbia quello di racchiudere tutte le caratteristiche distintive delle maggiori band di riferimento del genere, soprattutto Epica e i Nightwish dei primi periodi.
È un senso di profonda drammaticità che traspare da “Silver Thread“, track virtuosa e melodica nella quale gli acuti di Roberta Capitelli si fanno strada fra tastiere e chitarre che, a tratti, vengono smorzate da brevi interventi di scream maschile. Il secondo brano, “Salvation“, proposto dalla band palermitana si colloca, sostanzialmente, sulla falsa riga del precedente accorpando, però, elementi più malinconici che preparano l’ascoltatore alla terza, e conclusiva, canzone della demo, “I Find You Again“, profonda e introspettiva che, inevitabilmente, rimanda agli esordi dei maestri Nightwish, con un mood personale e curato.
Possiamo per certo affermare che i presupposti per essere una buona band ci sono tutti. Ovviamente, i rischi del mestiere sono molteplici. Fra i tanti, quello di risultare, inevitabilmente, una band-fotocopia di realtà già affermate. Parola chiave: personalità.
