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Gates Of Eden

Nel tempo varie band più blasonate come Epica e Imperia hanno sperimentato l’utilizzo di sonorità arabeggianti con risultati apprezzabili. Oggi mi trovo in mano questo promo CD chiedendomi se il tentativo dei Gates of Eden ha colpito nella scia di questa “innovazione”. Purtroppo mi devo rispondere negativamente.
Con questo non vorrei mettere in dubbio nel modo più assoluto la futura carriera dei Gates Of Eden, anzi vorrei sperare in una reale evoluzione del sound e una maggiore cura nella produzione, perché se si vuole uscire dal marasma della realtà underground italiana è importante curare certi aspetti.
Le influenze egiziane che hanno impresso nelle tre canzoni del promo risultano opprimenti, in alcuni momenti la voce di Rossellàh, nonché musa del leader Tregor Malphas Russo, risulta inadatta, non per capacità, nel contesto generale dei pezzi.
I brani del gruppo agrigentino sono ripetitivi dando l’idea che l’utilizzo delle sonorità egizie sia rimasto allo stato embrionale. Un consiglio che potrei dare al gruppo è di investire le prossime idee o un cambiamento totale del sound o una cura maggiore su quello attuale, supportato da una produzione migliore. Non voglio parlare di talento perché latente sembra esserci ma tre brani sono realmente pochi per poter avere un’idea reale della band, l’impressione è che manchi ancora l’esperienza.

  • 7,5/10

  • Gates Of Eden -

  • Tracklist

    01. W(h)ellcome
    02. Abyss Of Humanity
    03. Unfair Black Death
    04. Fight Again
    05. Burn The False
    06. Mass Suicide
    07. To The Silence


  • Lineup

    Lorenzo “Sighi” Sighinolfi - voce
    Enrico “Eney” Berti - chitarra solista
    Giuseppe “Leo” Rella (sul demo) - chitarra ritmica
    Lorenzo “Lollo” Truppi - basso
    Alex “Gaio” Gaiani - batteria
    Luca Paolini (formazione attuale) - chitarra