Giungono alla quarta fatica in studio i novaresi Morphema, combo dedito ad un death metal di chiaro stampo svedese che, in poco più di un lustro di storia, ha saputo sfornare brani che nelle discografie di band più rodate non avrebbero senz’altro sfigurato. Per fare ‘un po’ di storia’, i nostri hanno lavorato sodo in saletta per anni, cercando di maturare sia composizione che performance in modo da non finire nel calderone ‘fotocopia In Flames’…alle spalle hanno anche una produzione negli studi del buon Mattia Stanciou, che tutti ben conosciamo.
E questo “5th Rebirth” prosegue il percorso segnato dalle tre precedenti release…va aggiunto che, nel songwriting, i nostri si impegnano a ricercare certe sonorità più sullo stile statunitense, quindi cercando di rendere il sound più grezzo e potente. I suoni sono accettabili, le performance dignitose e il mixing sufficiente per un prodotto di questo tipo. Già dall’iniziale “To The Void”, benchè sia una traccia ‘standard’ del genere in questione, si capisce che la band vuole colpire l’ascoltatore senza ucciderlo, vuole bastonarlo ma con stile e lasciando segni indelebili del proprio passaggio. Sia “Behold This Man” che “Seventh Day” danno invece un assaggio delle novità sopracitate nelle scelte stilistiche, mentre la conclusiva “Persis” appare leggermente sotto il livello dell’Ep.
Ai Morphema manca poco, veramente poco per riuscire ad alzare quelle fiamme che da tempo attendono il loro ‘alcool’…per cui, ragazzi, forza!!!
