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PURSUING THE END – Whitering

Ricordo ancora la prima volta che vidi su Youtube una loro performance, una cover dei Nightwish (Wish I Had An Angel, ndr) circa 2 anni fa, ma non gli diedi molto peso inizialmente a causa di alcuni pregiudizi non prestando molta attenzione al Made in Italy, fino al momento in cui ascoltai il teaser del loro primo EP “Dawn of Expiation” e ne rimasi molto colpito. Quel che mi si presentò fu un mix di impatto tra il gothic e il symphonic metal, un genere molto ascoltato ultimamente, ma vidi qualcosa di intrigante nel sound che mi spinse ad approfondire la loro musica, a conoscere la band (i membri abitano tutti nella provincia di Parma, ndr) e ad avere il piacere di vederli anche in ambito live. Per cui eccomi qui, alle prese con una recensione in anteprima di un Ep che uscirà a breve, e di questo ringrazio anticipatamente la band, in particolare  Giacomo e Caterina, i quali mi hanno dato la possibilità di assistere in anteprima ai loro lavori.

Il titolo del loro secondo Ep è “Withering”, e prima di iniziare voglio spendere due parole per quanto riguarda la cura di queste tracce, molto ben fatte e dettagliate: la prima cosa che si nota è che il sound della band è migliorato notevolmente rispetto a “Dawn of Expiation”, arricchendosi di elementi elettronici, a volte progressive. La presenza del nuovo chitarrista Davide si fa molto sentire, e, soprattutto, si percepiscono all’opera le voci maestose della “Corale Verdi” che lasciano un brivido sotto la pelle, come quella del soprano Federica Gatta che ci delizia un’altra volta con la sua bravura anche in questo nuovo lavoro. La prima traccia introduttiva si chiama “Overture” ed è una composizione orchestrale degna di un film: inizia con delle percussioni che, a poco a poco, lasciano spazio a un’ armonia, a tratti inquietanti, che sfocia un una maestosa orchestrazione che ci lascia assaporare le note del ritornello della seconda traccia, ma prima di lasciarci ci distoglie nuovamente, ritornando all’armonia iniziale che ci catapulta con un suono elettronico direttamente a “Withering”, dove chitarra e batteria si fanno subito sentire con un ritmo serrato, tutto arricchito dalla tastiera seguita dal coro e dalla voce soprano che, esplodendo, lasciano spazio a un sottofondo di tastiere leggermente progressive, accompagnate alle voci dei due cantanti che, sfruttando molto bene sia il cantato “pulito” che quello growl (che era in secondo piano rispetto ai precedenti lavori), danno vita a un ritornello molto ben curato nelle linee vocali, che si spegne lentamente lasciando il posto alla tastiera, la quale introduce un solo di chitarra, dimostrando le ottime capacità esecutive, oltre quelle compositive di Davide. Ci riporta poi, nuovamente, alla splendida voce soprano, concludendo con un ritornello finale con cori in sottofondo. La terza traccia “Glimpse of Forbidden” è la migliore dell’ep dal mio punto di vista. Le orchestrazioni e soprattutto il coro risultano molto ben sfruttati e omogenei nell’intera traccia. Il brano viene introdotto da suoni cupi e dal coro in sottofondo, ma è il soprano che ha qui un ruolo importante, trasportandoci con la mente in una opera lirica italiana, per poi mescolarsi con i suoni heavy della band. Molto piacevole, come sempre, il cambio delle voci maschili e femminili, che assumono anche qui un ruolo fondamentale anche nel ritornello, dove vengono accompagnate dal doppio pedale della batteria che interrompe il ritornello con una accelerazione di doppia cassa, dando spazio a riff di chitarra, tastiera e cori che si intrecciano formando un’atmosfera maestosa che nel finale si uniscono alla voce femminile creando un insieme sublime.

A parer mio, i musicisti sono molto validi, così come lo sono la produzione e le collaborazioni che faranno emozionare i fan di questo Ep, rendendolo un piccolo tesoro che non si può far altro che apprezzare, facendo inoltre onore ai giovani conterranei che sicuramente faranno parlare molto di sé al di fuori dallo stivale tricolore, dove passo a passo stanno raggiungendo vette sempre più alte. L’unica  nota dolente, se così possiamo chiamarla, verrà forse notata dagli amanti dei Dream Theater, in quanto le prime note di ‘Witherin’ richiamano molto un pezzetto di “The Mirror”, ma è una somiglianza involontaria, e rispetto a tutto il resto non ha quasi valore. L’uscita dell’EP è prevista per questa primavera e, a differenza di Dawn of expiation, Withering non verrà stampato, ma verrà distribuito solo in formato digitale e sarà preceduto dall’omonimo video, il quale per ora è avvolto da un alone di mistero, ma posso garantirvi che ci saranno piacevoli sorprese a riguardo. Per cui rimanete sintonizzati e nell’attesa, se siete amanti del genere, date anche un ascolto alle canzoni del precedente album, non ve ne pentirete!! Keep the flame alive!

  • 8/10

  • PURSUING THE END - Whitering

  • Tracklist

    1. Overture
    2. Withering
    3. Glimpse Of Forbidden


  • Lineup

    Giacomo Benamati: Voce & Growl
    Maria Caterina Bonfanti: Voce
    Davide Rinaldi: Chitarra
    G.Mortimer Sterlicchio: Basso
    Stefano Bottarelli: Tastiere e sintetizzatori, Arrangiamenti d’orchestra
    Alessio Massimo: Batteria

    Collaborazioni & Guest Musicians:
    Federica Gatta: Voce soprano
    Cori: “Corale Giuseppe Verdi”, diretto da M. Silvia Rossi negli Elfo Studio (Piacenza, Italy)