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AMANDA SOMERVILLE

In vista dell’imminente uscita del nuovo album Windows abbiamo fatto una divertente chiacchierata con Amanda Somerville, reduce da un intenso anno votato al metal e a tournée in giro per il mondo.

Ciao Amanda! Grazie per averci concesso quest’intervista. Comincerei parlando della tua esperienza con gli Epica. Com’è stato vestire i panni di Simone?

Devo dire che erano piuttosto strettini [in inglese l’espressione è “to be in one’s shoes”, quindi la battuta Amanda l’ha fatta riferita alle scarpe piuttosto che ai vestiti, NdT]!! Scherzi a parte, è stata una bella sfida perché il pubblico ha sempre, com’è giusto che sia, certe aspettative (solitamente piuttosto alte) e con sul palco un “estraneo” non è mai come trovarsi di fronte l’originale. Comunque è andata molto bene considerate le difficili circostanze e i fan si sono dimostrati molto ospitali con me. Ha sicuramente aiutato il fatto che molti molti di loro fossero a conoscenza del lavoro che ho svolto con gli Epica in passato.
Ma i membri degli Epica sono tutti dei gran signori – e signora! – e per me è stato un vero piacere e un onore andare in tour con loro. Mi sono affezionata tantissimo a ognuno di loro. E mi spiace che Simone abbia dovuto patire quanto era collegato alla malattia che ha avuto, lei è la mia bambina!

E che mi dici degli After Forever? Cosa pensi di loro sia come musicisti che come persone?

Sono tutti degli ottimi musicisti nonché una favolosa combriccola per uscirci insieme. Quelli con cui ho lavorato più da vicino sono però Floor e Sander, e sono entrambi miei buoni amici. Lavorare con Floor è favoloso, fare vocal coach con lei è come guidare una Ferrari! E’ una metafora un po’ buffa ma sono sicura che voi italiani la coglierete benissimo. Ma al di là del suo innegabile talento c’è da dire che è una ragazza davvero carina e molto dolce; siamo entrambe dei Pesci e abbiamo sempre avuto una certa complicità. Sander è un mostro, ma in senso positivo. E’ uno dei miei più cari amici e ho per lui il massimo rispetto, sia come musicista che come uomo. Da quando abbiamo lavorato più intensamente insieme al suo ultimo progetto, HDK, questo mio rispetto non ha fatto che aumentare.

Sei stata una figura estremamente importante sia per Simone che per Floor. Cosa si prova ad essere così influenti per molte cantanti?

Ti dirò, in realtà non sono niente più che una cheerleader. Mi considero semplicemente fortunata di aver lavorato con persone così grandiose e felice di aver trovato in quest’ambito due splendide donne che sono diventate mie care amiche.

Effettivamente hai collaborato con un sacco di nomi: Tobias Sammet per i suoi Avantasia, gli After Forever, gli Epica, i Kamelot… Una collaborazione che vorresti fare in futuro?

Adoro le nuove sfide e le persone creative che mi mettono alla prova. Per questo ho adorato lavorare con tutte le band che hai menzionato e sono altrettanto aperta a collaborazioni con gente nuova. Quasi sempre ogni nuovo contatto porta con sé e comporta qualche nuova sfida, ma è anche interessante e divertente lavorare a un nuovo album di band con le quali avevo già collaborato. Per fare un nome, però, mi piacerebbe duettare con Paul Simon (Simon & Garfunkel), il mio cantante preferito di sempre.

imm

Qual è stata la tua collaborazione migliore? E la peggiore?

Accidenti a voi giornalisti! E’ un’intervista o un trafiletto di gossip? No vabbè, se te lo dicessi dopo dovrei chiedere un favore al mio amichetto Guido a New York e poi chi manderebbe avanti Heavy Worlds? [ride, NdR]

Ok, allora passiamo a qualcosa di più personale: la tua istruzione musicale. Hai studiato molto? Dove? In passato hai lavorato come “vocal coach”, ad esempio con Simone Simons. Insegni ancora? Ti piace farlo?

Discendo da una famiglia di musicisti nella quale un sacco di insegnamenti e trucchi del mestiere sono stati tramandati di generazione in generazione. Io mi considero un’autodidatta, o piuttosto devo dire che ho imparato dalla mia famiglia. Sono un po’ una ribelle, nel senso che non ho mai creduto nell’insegnamento formale come unica via per quanto riguarda la formazione di un cantante. Per alcuni è la strada giusta perché necessitano di una struttura e hanno bisogno del supporto delle tecniche di canto. Questo, certo, dipende dal tipo di cantante che si è e che si vuole diventare. Se il tuo obiettivo è diventare il primo soprano di qualche teatro famoso su scala mondiale allora sarà meglio andare a studiare canto lirico. Nel mio percorso di insegnamento, però, non mi sono mai focalizzata sulla tecnica in sé, quanto sulla drammaticità e sulle emozioni scaturite dal canto inteso some rappresentazione artistica. Non lavoro fuori dallo studio come insegnante di canto, né mi interessa farlo. Mi reputo innanzitutto un’artista e l’arte è la mia priorità e la mia passione. Mi sono divertita a lavorare con le cantanti con le quali ho avuto a che fare, ma dal punto di vista della mia carriera non è un’area nella quale mi vorrei specializzare.

Hai vissuto a lungo sia in Europa che in America; dove ti senti di più a casa? Musicalmente ci sono più possibilità sulla scena americana o su quella europea? In Europa sei per lo più conosciuta per il tuo “lato metal” (e devo ammettere che è così che ti ho conosciuta io), ma che impatto ha il tuo lato più “soft”, sia qui nel Vecchio Continente che in America? Secondo me è più dura sfondare nel mercato pop che nel metal, ma potrei sbagliarmi; qual è la tua opinione?

Cielo, potrei scrivere un libro rispondendo alle mille sfaccettature di questa domanda. Innanzitutto devo dire che mi sento a casa sia in Europa che in America, ma del resto non potrei immaginare di rimanere sempre nello stesso posto per il resto della mia vita. Ci sono troppe cose che mi piacciono e che non mi piacciono di entrambi i continenti ed è per questo che faccio la spola tanto sovente e ho una casa sia qui che là.
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, credo che sia impossibile separare il mio lato “metal” da quello “soft”. Sono in parte entrambe le opzioni e contemporaneamente una via di mezzo, perciò qualsiasi impatto io faccia, quello viene dalla persona che si conosce come Amanda Somerville, dall’intero pacchetto. Comunque ho i miei problemi col termine “impatto”. Non credo di aver avuto chissà che impatto su nessuna delle due scene musicali menzionate, ma sono felice di quanto ho fatto finora nella mia vita.
Per quanto riguarda il mercato pop più arduo di quello metal in effetti potresti avere ragione semplicemente perché il pubblico pop è vastissimo e altrettanto alto è il numero delle band che cercano di fare pop. Ma preferirei non etichettarmi semplicemente come “pop”. Se proprio mi devi mettere in una categoria allora direi alternative pop / rock / indie.

Parliamo ora di Windows, è quasi pronto? Tra le canzoni che ho ascoltato sul tuo MySpace ce n’è una per la quale ero totalmente in fissa l’anno scorso ed è Inner Whore. Il testo di questa canzone è piuttosto originale, me ne vuoi parlare?

SI’!! Uao, finalmente! Entro la fine del mese dovrei ricevere a casa un pacco pieno di quelle scatoline di plastica con all’interno i CD e non vedo l’ora. E’ già in pre-order qui e tutto ciò per me è incredibilmente esaltante! E mi fa piacere che la tua puttanella interiore sia entrata in sintonia con la mia [ride, NdR]! Il testo in realtà si spiega da sé: abbiamo tutte dentro di noi una minuscola donnaccia che cerca di farci fare cose che non dovremmo, e alcune persone sanno farci emergere questo forte desiderio particolarmente meglio di altre.

La data di uscita di Windows si sa già?

Dal primo dicembre sarà disponibile in esclusiva sul mio sito, ma arriverà su iTunes e attraverso altri metodi di distribuzione (sia fisica che digitale) solo da fine dicembre – inizio gennaio. Poiché si tratta di un’uscita discografica indipendente (faccio tutto io), iTunes e altre compagnie non possono stabilire e garantire una precisa data di uscita. Ma sono felicissima di occuparmi in prima persona di tutto quanto!

Qual è la tua preferita, tra le tue canzoni soliste?

Eh no, non posso fare questi giochini con le mie canzoni! Sarebbe come chiedere a una madre qual è il suo figlio preferito! Davvero non sono in grado di sceglierne una, sono tutte troppo personali e molto speciali per me, e ognuna rappresenta una diversa parte di me, ognuna a modo suo.

Ok, la tua canzone preferita degli Avantasia, allora.

Ok, qui sì che posso fare dei nomi! Ma non posso dirne una sola: The Scarecrow, The Story Ain’t Over (mi fa piangere ogni volta che la sento!), Lost In Space, Twisted Mind, The Toy Master, e Sign of the Cross.

Quando hai conosciuto Tobias e in che occasione?

Anni fa, durante la registrazione di Aina, sulla quale lui ha cantato.

Windows suona completamente diverso dalla tua release precedente, la Metal Opera Aina. Questo dimostra la tua grande versatilità in musica. Che genere preferisci come cantante? E come ascoltatrice?

Ti piace chiedere cosa preferisco e cosa no, eh [ride, NdR]? Io invece odio fare le preferenze. Infatti credo che impazzirei se fossi limitata sempre a un solo genere di musica. Il motivo è che mi trovo ai limiti della pazzia (scherzo eh!!).

Nel mondo del metal sei una sorta di freelancer: lavori un sacco, ma mai solo con una band. Negli ultimi anni molte “female fronted band” hanno perso la loro storica vocalist, cosa ne pensi riguardo a questo fenomeno?

Non credo si tratti di un vero e proprio fenomeno, a dirla tutta. Far parte di una band è come essere sposati, ma con più di due persone coinvolte (come se in due non fosse già abbastanza dura!) e con in più tutto il fardello di stress connesso al dover scrivere musica insieme, esibirsi in pubblico ed essere continuamente esposti al giudizio dei media. Credo che la gente cresca e cambi così tanto col tempo da rendere difficile trovare un compromesso per le idee e le crescite di tutti. Le persone si allontanano, sviluppano interessi diversi, maturano su diversi livelli e forse diventano anche più egoiste con l’avanzare del successo; tutti questi aspetti possono portare a una separazione.

Se i Nightwish stessero ancora cercando la loro cantante faresti domanda?

Sto meglio come artista solista. Sono sempre aperta a nuovi approcci e collaborazioni, ma in linea generale non mi vedo molto come parte di una band. Non nego che le cose possano un giorno cambiare, ma sono felice del mio status di solista!!

Quindi se ti chiedessi la stessa cosa ma riferita a un’altra band la risposta sarebbe la stessa?

Sì, ti direi “vedi la domanda precedente”.

Insomma, dopo l’esperienza con gli Epica di quest’anno non ti è venuta voglia di formare una band ed esserne la frontwoman?

Mmh, sarebbe come fissare uno schema. Vedi due domande fa 😉

imm

Poiché prima abbiamo accennato a MySpace; so che ti occupi personalmente della tua pagina, visiti quelle dei tuoi fan che ti aggiungono agli amici e lasci pure loro dei commenti. E’ veramente carino da parte tua, da fan ti posso dire che un simile gesto da parte di un artista è sempre ben apprezzato. Che cosa pensi di questi servizi di social network?

Bè, adoravo farlo, ma poi starci dietro è diventata un’impresa piuttosto ardua e ho dovuto lasciar perdere i commenti sulle pagine dei fan, purtroppo. Poiché faccio tutto da sola non posso proprio più permettermi di dedicare tutto il tempo che lasciare commenti a tutti e rispondere a tutte le mail che mi arrivano richiederebbe. Vorrei poterlo fare perché è molto gratificante essere costantemente in contatto con chi apprezza quello che fai. Rispondo a random ad alcuni i cui messaggi mi colpiscono particolarmente, cerco sempre di farlo, ma con migliaia di contatti a volte tendo a perdermi. Sono dell’opinione che MySpace e altri simili siti di networking siano un’ottima piattaforma per avvicinare gli artisti al proprio pubblico. Posso fare un annuncio e condividere news personali e professionali con tutti i miei “peeps” [curiosoni, NdT] – non sono molto una fan del termine “fan” – in una sola mossa attraverso MySpace, Twitter o simili. E’ divertente e molto soddisfacente. Non credo di aver mai rifiutato una richiesta di amicizia su MySpace, anche se so che gli add di massa sono una pratica normale per artisti e band. In generale credo che sia una forma di pubblicità spudorata quanto efficiente e non mi sento molto a mio agio con certi atteggiamenti. Se qualcuno mi aggiunge agli amici perché mi ha trovata a caso o perché apprezza il mio lavoro allora è bellissimo, ma non mi piace l’idea di essere io a forzare gli altri a seguirmi. Alcuni dei miei “consiglieri” hanno cercato di farmi cambiare idea in proposito da quando mi sono iscritta a MySpace, ma da allora non ci sono ancora riusciti.

Sul tuo canale YouTube ci sono i video delle tue recenti esperienze on the road, grazie di averle condivise! Ho dato un’occhiata ad alcuni filmati del tour degli Avantasia e mi è salita la curiosità, per cui ora voglio sapere qualcosa di più della vita in tour e di ciò che vi ruota intorno. Ti va di spettegolare un po’, per la gioia dei nostri lettori?

Sì dai, e per me sono state esperienze divertentissime!!

Allora cominciamo.

1) Il passatempo più classico di ogni tour è guardare film. Il film più bello visto durante il tour con gli Epica e quello del tour con gli Avantasia?

Sai una cosa? Non ho visto nemmeno un film in tour con gli Avantasia! C’erano troppe altre cose interessanti da fare che starsene lì seduti a guardare un film. E con gli Epica, beh, mi sono portata dietro qualcosa come cinquanta DVD ma con i ragazzi avremo visto sì e no tre frammenti.

2) Il miglior servizio di catering che vi è stato offerto? Del cibo giapponese hai anche fatto delle foto [una è sul suo MySpace a questo link, NdR], era così speciale a parte gli orsetti sulla confezione?

Oh, abbiamo mangiato del cibo davvero eccellente, ma non ricordo niente di preciso a parte quello mangiato prima di andare in Cile, ho fatto indigestione e sono stata malissimo. Il cibo in Giappone mi ha divertita un casino, non credevo di poterlo mangiare e invece ne sono rimasta positivamente sorpresa. Devo spiegarmi meglio: dico che “non potevo” perché io non mangio nulla che venga fuori dall’acqua, fatta eccezione per alcuni vegetali. Poiché la cucina giapponese è fortemente a base di prodotti del mare temevo di rimanere a stomaco vuoto là. Invece ho scoperto che ci sono un sacco di cibi che può mangiare anche una sciocca come me! E poi, beh sì, era più unico che raro mangiare da quelle confezioni così carine coi disegnini!

3) Qual è il più grande bevitore tra i membri degli Avantasia? Si vedeva spesso Jorn bere da una mega lattina di birra, quindi a giudicare dalle testimonianze direi che la palma spetta a lui…

Hai indovinato, anche se pure Tobi e Felix non erano da meno nella classifica dei beoni!

4) Non ci credo che nessuno abbia flirtato con te o con Cloudy Yang. Suvvia, raccontaci qualche segretuccio!

Cosa? Cosa vuol dire “flirtare”? No, vabbè, semmai era il contrario, Cloudy è una vera mangiauomini e tutti cercavano di sfuggire alle sue mire, ma non dirlo a nessuno 🙂 Sto ovviamente facendo del sarcasmo, Cloudy è una ragazza molto timida e riservata.

5) Ok, questa è perfino più cattivella: qualcuno ha avuto successo con delle ragazze? Giravano groupie sul tourbus?

Ah! Con gli Epica assolutamente no, mai. Con gli Avantasia abbiamo sempre dormito in hotel, quindi non ho assolutissimamente idea se qualcuno abbia approfittato dei loro “privilegi da rock star”!

imm

Ok, basta giochetti, torniamo (un po’) più serie. Vorresti descrivermi brevemente ciascun membro degli Avantasia?

Tobias Sammet: un “capo” davvero grazioso e talentuoso. E’ sempre molto corretto ed è uno spasso averci a che fare.

Andre Matos: il nostro Capitano!! Conosco Andre da molto (dai tempi di Virgo), è un artista impressionante e una persona meravigliosa.

Jorn Lande: l’incredibile Vichingo 🙂 adoro letteralmente la sua voce e riesce sempre a farmi divertire fino a farmi venire il mal di pancia dal ridere.

Sascha Paeth: il Paeth-riarca della famiglia Gate Studio! Sascha è un compagno eccezionale, e lo ammiro e lo rispetto moltissimo.

Oli Hartmann: un musicista con gli attributi nonché un uomo dolcissimo con un sorriso che mette quasi in soggezione.

Miro: il mio eroe! Un altro membro della famiglia! Nessuno sa fare meglio di lui, è il Maestro delle tastiere!

Bob Catley: il Pro, un grande! Un adorabile uomo inglese.

Felix: pazzo pazzo pazzo! Detto in senso affettuoso. Davvero, un uomo fantastico. Affascinante, talentuoso, motivato, divertente. E pazzo! 🙂

Cloudy Yang: “l’acqua cheta che rompe gli argini”. Una vera signora, bellissima e piena di talento.

Robert Hunecke: un altro membro della mia famiglia musicale. Quest’uomo è davvero dotato, è un maestro con tutti gli strumenti ed è una creatura buonissima.

Grazie Amanda, questa era l’ultima domanda. Hai un messaggio per i lettori di Heavy Worlds?

Prego, e grazie a te per la simpatica “chiacchierata”. Grazie anche a voi, lettori di Heavy Worlds, per il vostro interesse e il vostro supporto. Venite a farmi visita su www.amandasomerville.com!

Arrivederci in Italia allora, qualunque sia la band con la quale ti esibirai la prossima volta!

Grazie, baci, ciao e ci vediamo!! [questo l’ha scritto in italiano, NdR]