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Freedom Call – Chris Bay

I Luca Turilli’s Rhapsody hanno lasciato il palco dell’Estragon da meno di cinque minuti quando Chris Bay, leader dei Freedom Call, fa capolino dal backstage e ci invita a seguirlo per concedersi finalmente ai nostri microfoni. L’araldo dell’happy metal ha trasformato l’intervista in un’amichevole chiacchierata grazie alla sua simpatia e alla sua spontaneità, rivelandosi spiritoso e affabile anche lontano dai riflettori.

HeavyWorlds è qui in compagnia di Chris Bay dei Freedom Call. Ciao Chris, come stai?

Chris: Ciao a tutti! Sto alla grande, sono felice di aver potuto suonare un’altra volta a Bologna! Siamo già stati qui credo undici o dodici anni fa in occasione di un festival e ho potuto ben vedere che non si sono dimenticati di noi e della nostra musica.

I Freedom Call stanno supportando i Luca Turilli’s Rhapsody nel loro tour mondiale. Parlaci di questa esperienza dal tuo punto di vista.

Chris: In primis devo dire che siamo onorati dal fatto che i Rhapsody ci abbiamo chiesto di accompagnarli in questo tour, perché credo che siano una delle band metal più epiche in assoluto, adoro la loro musica, è speciale! Loro sono i più epici al mondo e noi siamo i più allegri e insieme siamo una coppia di band estreme! Credo proprio che la gente si divertirà con noi.

Hai qualche aspettativa sul pubblico italiano?

Chris: A dir la verità sì. Abbiamo sempre fatto dei concerti grandiosi in Italia, quindi mi aspetto  che la gente si diverta, come stasera a qui a Bologna, e che ci faccia divertire. Faremo certamente degli happy metal party grandiosi! (ride)

Cosa ne pensi dei Vexillum e degli Orden Ogan, le altre band di supporto in questo tour?

Chris: Ci stiamo divertendo moltissimo con questi ragazzi, dividiamo lo stesso tourbus. I Vexillum sono molto disponibili e stanno facendo molto per noi. Con gli Orden Ogan abbiamo già diviso il palco un paio di volte in Germania, quindi li conoscevamo anche prima di iniziare questo tour. Credo che siano una delle migliori combinazioni in cui ci siamo trovati. Ci troviamo molto bene con queste band e deve essere così, dobbiamo essere come una grande famiglia perché vivremo insieme per più di quattro settimane, e non ci sono mamma e papà ad occuparsi di tutto (ride). Comunque va alla grande, ci godiamo i momenti insieme.

Allora mi dicevi che sono passati più di dieci anni dalla vostra ultima visita a Bologna…

Chris: (sospira) Eh, sono vecchio… (scoppia a ridere)

Al contrario, Chris! Sei incredibilmente giovanile, così pieno di energia… Qual è il tuo segreto?

Chris: (continua a ridere) non ne ho idea! Forse è perché continuo a fare ciò che mi piace, credo sia quella la mia fonte di energia.

Dicevamo, i Freedom Call sono sulla scena da un bel po’ di tempo. Come e quanto siete cambiati nel corso del tempo?

Chris: Agli inizi nella band eravamo tutti nervosi, volevamo cambiare il mondo! Eravamo davvero felici di essere parte della scena metal, potevamo viaggiare, suonare in giro… Da quel periodo ad oggi ne abbiamo passate tante senza perdere la nostra energia, e questo ci rende molto felici! Non vedo l’ora di scrivere nuove canzoni quando il tour sarà finito, ho già qualche idea. Nel corso degli anni abbiamo mantenuto la nostra passione per la musica, per fortuna. È pericoloso fare il musicista di professione e perdere la motivazione, l’amore per ciò che si fa e concentrarsi solo sui soldi. A noi è andata bene, la voglia di fare c’è ancora!

I Freedom Call sono stati fondati da te e Dan Zimmerman (ex batterista dei Gamma Ray, ndr). “Land of the Crimson Dawn” è il primo album che avete registrato senza di lui (Zimmerman partecipò alla registrazione del penultimo album della band, “Legend of the Shadowking”, uscito nel 2010, separandosi dai Freedom Call prima del tour, ndr). Cosa è cambiato nelle meccaniche compositive?

Chris: All’inizio, quando si è trattato di comporre, ero a disagio: per la prima volta Dan non era lì ad aiutarmi. Per me non è solo un collaboratore, è anche uno dei miei migliori amici, ci vediamo ancora quasi tutte le settimane! Quindi è stato traumatico non avere il mio amico al mio fianco mentre scrivevo le canzoni ma alla fine è andato tutto bene, c’erano Lars (Rettkowitz), Samy (Saemann) e Klaus (Sperling) e rispetto agli album precedenti c’è stato molto più lavoro di squadra. Probabilmente è grazie al contributo di tutti che quest’ultimo album sembra più… vivo. C’è un po’ di tutto, dall’epic al rock ‘n’ roll, insomma, un concentrato di sensazioni di quel momento. Magari il prossimo album sarà più epic o chissà (ride). Tutto dipende da quello che senti, la mia musica, le mie canzoni, esprimono i miei sentimenti.

Il vostro penultimo album, “The Shadowking”, era davvero cupo, qualcosa che il pubblico non si sarebbe mai aspettato da una band come la vostra, di solito così positiva. Ha piacevolmente sorpreso un po’ tutti. Hai detto che la musica è un canale di espressione dei sentimenti per te, dobbiamo dedurre che i toni “oscuri” dell’album dipendano da sensazioni che provavi in quel periodo? Oppure si è trattato di un esperimento?

Chris: La differenza tra gli album antecedenti a “The Shadowking” – includiamo anche “Land of the Crimson Dawn”- e questo lavoro è dietro al concetto. “Legend of the Shadowking” è basato sulla storia di re Ludovico II, parla di depressione. Se stai lavorando ad un concept album devi tener fede alla storia, dovevamo scrivere pezzi più dark e gothic. Il motivo di tutta questa “oscurità” è aver scelto come concept la storia di un personaggio davvero esistito, le sue emozioni. Non avrebbe avuto senso scrivere canzoni allegre se il loro argomento è la vita di una persona depressa, che ha trascorso una vita piena di momenti oscuri.

Parliamo un po’ di… Happy metal! Stasera avete davvero rallegrato la platea, siete stati capaci di far sorridere e divertire un intero locale, avete entusiasmato tutti! Quanto è importante condividere i vostri sentimenti del momento, positivi o negativi che siano, con il pubblico?   

Chris: Ovviamente non si può essere di buon umore ventiquattr’ore su ventiquattro ma tendenzialmente sono una persona positiva, che pensa positivo. Però salire sul palco è la cosa che più mi piace fare e la gente è molto attenta a quello che fai. Quando sono sul palco mi accorgo se sta andando bene o male! Cerco sempre di provare cose nuove e quando mi accorgo che ciò che faccio funziona è come ricevere una scossa elettrica!

Hai anche scritto canzoni sulla vita sfrenata dei musicisti. Ti consideri una rockstar?

Chris: (ride) Assolutamente no! Anche se stare sul palco con le luci puntate addosso e una folla sconfinata felicissima di vederti è qualcosa di grandioso e mi fa sentire molto realizzato, non mi considero una star. No, non sono proprio il tipo.

Non puoi negare però che sembri nato per intrattenere! Il modo in cui ti relazioni sul pubblico, le tue gag, le frecciatine…

Chris: (ride) Tutto intrattenimento! È una collaborazione tra pubblico e band per far sì che tutti si divertano. Funziona! E poi mi avevi chiesto delle canzoni rock ‘n’ roll, giusto? Beh, parlano di quello che facciamo tutte le sere. Credo ci siano dei testi che parlano della vita sulla strada e via dicendo, andiamo in aereo, in pullman, sono elementi della nostra realtà.

Stasera hai detto che tu e i Freedom Call tornerete qui in Italia a maggio 2013. vuoi dirci qualcosa in anteprima?

Chris: Il concerto dovrebbe essere il 4 maggio a Milano. Sarà uno show incredibile e fantastico! E ci saranno delle chicche… Ma è un segreto! (sghignazza). Stasera abbiamo suonato solo per tre quarti d’ora ma va bene, è stato un buon modo per presentare la band, torneremo e forse ci saranno anche altri appuntamenti in programma! In fin dei conti l’Italia è un bel posto… (ammicca).

Ok, l’intervista è finita. Innanzitutto ti ringraziamo e poi vorrei chiederti un’ultimissima cosa: spendi due parole per i tuoi fan e per i nostri lettori.

Chris: Ma certo! Questo era il primo di quattro show qui in Italia e il pubblico è stato meraviglioso!  Amiamo questo paese! Il cibo, il vino… le ragazze! Accorrete numerosi, vogliamo festeggiare e scatenarci con voi!

Arrivederci Chris, e ancora complimenti per il concerto di stasera!

Chris: Grazie mille, a presto!