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Matthew Polley – The Wild Lies

Noi di Heavyworlds abbiamo avuto il piacere di intervistare Matthew Polley, vocalist dei The Wild Lies, in occasione del Sonisphere Italy 2016. Questo il risultato della nostra chiacchierata.

– Ciao Matthew, benvenuto su Heavyworlds.com per la prima volta. E’ un piacere averti qui con noi. Come stai?

Ciao! Sto benissimo, grazie. Abbiamo appena finito di suonare su un palco fantastico, quindi si, decisamente bene.

– Com’è stato appunto suonare a questo festival e come ti è sembrata l’accoglienza del pubblico?

Wow, è stato davvero incredibile! L’Italia è un posto meraviglioso, il pubblico è stato molto caloroso. Abbiamo avuto qualche piccolo problema tecnico, ma tutto è andato alla grande, l’accoglienza è stata incredibile.

-Abbiamo ascoltato il vostro nuovo promo ‘The Animal’, tre canzoni piene di energia e passione. Cosa avete in programma?

Rilasceremo un nuovo video, girato durante questo nostro tour europeo. Torneremo in Inghilterra domani e credo che martedì saremo già in studio, senza prenderci nessuna pausa. Abbiamo del nuovo materiale in arrivo.

– Cosa pensi dei nuovi mezzi per ascoltare musica (piattaforme come Spotify, iTunes, Soundcloud)? Credi sia un modo diretto e veloce per arrivare ai fan, oppure qualcosa che potrebbe danneggiare il futuro della musica e dei musicisti?

Credo che la domanda sia diretta ad un genere specifico di musica. Voglio dire, l’industria POP dovrebbe preoccuparsene, perché i loro profitti sono sempre stati basati sul prodotto e sul lato materiale della vendita. Il Rock e il Metal, invece, basano tutto sulla musica e l’esperienza Live. E’ per questo che band come gli Iron Maiden sono sempre andate alla grande. Voglio dire, loro hanno degli album incredibili, ma non riesci a percepire (solo ascoltando gli album) cosa sono capaci di fare dal vivo. Quindi per come la vedo io (e questa è sempre stata la mia filosofia  ancora prima dell’arrivo di piattaforme digitali e ascolti in streaming) noi rilasciamo musica (abbiamo pubblicato 3 brani su Spotify, iTunes e via dicendo) per permettere alle persone di venire ad ascoltarci dal vivo; perché mentre ascolti il brano, stai avendo un assaggio e se ti piace, allora è fantastico. Ma, se ti piace davvero, allora vieni a vederci dal vivo, così potrai avere un’esperienza totalmente diversa. E questo vale per tutto il mondo del Rock e del Metal, sta tutto nelle esperienze Live. E la cosa è che i fan del Rock (e del Metal) non sono superficiali, loro credono davvero nella musica e quindi ti seguiranno sempre, continueranno a comprare gli album e continueranno ad essere lì. Mentre, per quanto riguarda gli altri generi musicali, potrebbe non essere così. Quindi, sai, sicuramente non sono d’accordo con tutta la storia dello streaming, perché credo che Spotify e via dicendo non paghino gli artisti per quello che valgono davvero; ma, allo stesso tempo, è comunque un modo fantastico per pubblicizzare la tua musica. E quindi ha i suo contro, ma anche i suoi pro.

– Dimmi tre situazioni della vita reale che potrebbero avere come colonna sonora la vostra musica!

Credo che le nostre canzoni siano molto metaforiche. ‘The Animal’, ad esempio, riguarda l’istinto animale degli essere umani e giù di lì. Abbiamo..mmm questa è una bella domanda! Oh ok te ne dirò una! Abbiamo una canzone che abbiamo suonato anche oggi, intitolata ‘Break Me’, che parla di resilienza. L’industria musicale di cui facciamo parte è davvero dura e difficile, per questo una delle canzoni che suoniamo prima di salire sul palco è ‘It’s A Long Way To The Top (If You Wanna Rock’N’Roll)’ degli AC/DC, perché è davvero così, è un’industria davvero difficile. E quindi ‘Break Me’ parla anche di questo; puoi togliermi tutto, puoi buttarmi giù, ma continuerò a fare ciò che amo; è un brano strettamente personale in questi termini e tutti gli altri pezzi sono metaforici.

– Hai mai desiderato che uno show finisse il prima possibile? Se si, perché?

Mmm no. Ci sono stati alcuni show difficili, anche oggi abbiamo avuto problemi tecnici, ma ciò che conta è stare sempre al gioco ed essere pronto ad andare avanti. A meno che tu non sia in band come Iron Maiden, Metallica e simili, avrai nella folla sempre quel ragazzo con le braccia conserte ed io amo questo, perché il nostro lavoro è anche dire ‘Ok, va bene, ti farò rockeggiare entro la fine dello show!’ e solitamente, 9 volte su 10, ci riusciamo e mi piace come sfida, quindi non ho mai voluto finire uno show, perché questo è quello che faccio, è ciò che amo e anzi mi dispiace ogni volta che uno show finisce!

– Come spettatore, c’è qualcosa che odi della folla ai concerti?

Non in Europa, l’Europa è fantastica. L’America è abbastanza strana, ma non in senso negativo, la mentalità è davvero diversa. In America preferiscono mettersi tranquilli ed ascoltare la band piuttosto che partecipare. E’ difficile catturare le vibrazioni dell’energia dalla prospettiva della band, ma non è una cosa negativa, vuol dire semplicemente che preferiscono godersi il sound. In Europa questo non succede. Tutti concordano sul dire che l’Europa è davvero fantastica ed è così.

– Hai qualche talismano portafortuna che usi prima o dopo gli show?

Non proprio. Prima di ogni show saltello su e giù, riscaldo la voce. Diciamo, però, che ho un rituale post show; anche se non fumo moltissimo, ho sempre la mia sigaretta ed una birra per rilassarmi.

– C’è qualcosa di insolito tra le tue influenze musicali? Qualcosa che i tuoi fan non si aspetterebbero di trovare nella tua collezione musicale?

Amo ovviamente band come Iron Maiden, Led Zeppelin, Aerosmith che sono tra le mie influenze musicali e fonte d’ispirazione. Ma ho davvero una passione, chiamiamola un ‘piacere colpevole’, per la musica country americana, come Brad Paisley e Darius Rucker, amo molto le loro canzoni. Tutti noi della band abbiamo quel genere ‘strano’ che ascoltiamo; il nostro batterista ama la musica Rap e il Punk, il nostro chitarrista ascolta musica Reggae e Rap e il nostro bassista ama ogni genere musicale, apprezza davvero qualunque cosa sia musicale.

-Siamo arrivati alla fine dell’intervista, grazie mille per averci regalato il tuo tempo. C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan e ai lettori?

Grazie mille a te! L’Italia è stata fantastica, vogliamo tornare davvero presto, perché i fan, la cultura, tutto è stato davvero davvero magnifico per noi, quindi grazie.