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Unisonic – Dennis Ward

Noi di Heavyworlds.com abbiamo avuto occasione di intervistare (la cosa è stata molto improvvisata ndr) Dennis Ward degli Unisonic. Ecco a voi cosa ne è uscito dalla nostra chiacchierata. 

– Ciao Dennis, benvenuto su Heavyworlds.com, come stanno andando le cose in questo tour europeo?

Beh, le cose vanno veramente bene, ci stiamo divertendo un sacco, è una gran bella combinazione quella di queste tre band, in realtà è stata anche una benedizione, nessun momento brutto a parte quello successo un paio di serate fa, sai Michael..

– Ha avuto un incidente sul palco, vero?

Sì, sì, ha avuto un incidente, sfortunamente così grave da non poterlo far camminare, è completamente immobile, questo significa che si deve sedere su un sgabello sul palco, è proprio un peccato ma almeno può cantare, questo è l’importante, che lui possa cantare. E dobbiamo averci a che fare con questa cosa, scusate succede, come ho già detto siamo felici che possiamo continuare con il tour almeno.

– Parlando del nuovo disco “Light Of The Dawn”, quali sono le differenze con il suo predecessore?

Penso che stia seguendo una linea rossa, il sound è più pieno, è una band che trova la sua strada finalmente, questa è probabilmente la più grande differenza. Altre sono che le canzoni sono più pesanti, c’è definitivamente più lavoro coinvolto sulle chitarre e vocalmente abbiamo provato a essere più melodici di quello che eravamo prima. Pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo, finalmente sarà un buon inizio gradino per il successo della band.


– La copertina è stata creata da Martin Hausler. Com’è stato lavorare con lui?

Lo conosciamo, almeno io lo conosco da 20 anni o giù di lì, suonava la chitarra in una cover band ed è sempre stato veramente bravo con le copertine e ne ha fatte anche alla mia band, i Pink Cream, in passato e ha anche fatto per il nostro ultimo disco la copertina e le foto e anche il video, questa volta non ha fatto foto e probabilmente è stato un errore, avrebbe dovuto farle d’altronde. Ma la copertina è stata un’idea di Kosta, lui ha suggerito lo steam punk, un’arte di cui ho sentito parlare e che mi preoccupava fino a quando non me l’ha mostrato e mi piaceva come idea che si incontrasse la nuova tecnologia. Tramite quest’idea e il titolo, abbiamo deciso con Martin di rappresentare le cose nello spazio perchè nel primo album avevamo il pianeta e martin fece la prima bozza che è come è l’album ora. L’unica diffferenza tra la prima bozza e l’ultima è che c’era un pochino più di luce proveniente dal’orizzonte, la terra.

E non sono mai stato così impressionato così velocemente, di solito ci sono dei piccoli cambiamenti come “proviamo questo, facciamo così, cambiamo qui” ma è arrivato con questa idea che andava bene a tutti, è veramente unico e stiamo ottenendo solamente buone critiche per la copertina e ne siamo contenti.

– “Exceptional” è una traccia inaspettata, originale e moderna. Di cosa parla la canzone?

E’ in verità su di noi che vogliamo essere eccezionali in questo caso per i nostri fan provando a dare il meglio di quello che possiamo, di solito non è facile perchè se ti sembra di star facendo il meglio, e il tuo meglio non è buono abbastanza ma allora di nuovo a chi importa di chi sia il giudice, è veramente sul ”ti prego accettami per quello che sono”. Speriamo di trasmettere questo messaggio alle persone a cui piace questo brano e.. è tutto qua!

– Qual è stata la traccia più difficile e la più facile da comporre/scrivere per questo disco?

Aaah, è difficile da dire perchè questa volta abbiamo fatto veramente veloce, non c’erano parti del tipo “non so come fare questo”. Nel disco precedente, c’era una canzone chiamata “Star Rider” che ho scritto e principalmente mi piace così com’è ma le melodie e il ritornello non mi piacevano, non mi sono mai piaciute e ho provato cinque melodie diverse finchè non ne ero felice. E avevo rinunciato alla cosa ma poi un giorno Kai è venuto e ha cantato una melodia con il testo e così è nata la versione di ora, era completa. Per questo disco non abbiamo avuto problemi di questo tipo, nulla da cambiare, nulla di difficile da comporre, le idee c’erano. Ho scritto la maggior parte del disco e avevo la maggior parte delle idee prima e nella “Practise room” mettevamo tutte le idee in più e finivamo di comporre parti come gli assoli ed era fantastico, non è stato mai così facile, poco lavoro, poca fase di produzione, tutto è finito in poco tempo. Era veramente tutto più facile questa volta.


– Qual è la tua canzone preferita di questo disco?

Adoro “Exceptional” per essere così diretta e anche un po’ diversa, poi mi piace “Your Time Has Come” perchè è la prima canzone mai fatta così e in più mi piace anche “Night Of The Long Knives” perchè ha un giro di basso veramente figo (ride ndr). Non è molto facile però. (scoppia a ridere ndr).

– Come è stato il processo creativo per questo lavoro, mi hai già accennato il fatto che è stato facile comporre ma puoi andare più nello specifico, tipo chi si occupava di cosa?

Tutti scrivevano canzoni, facevamo idee base e le registravamo a casa e ce la mandavamo. .e sai, pollici in alto, pollici in basso, va bene non va bene, dividevamo le canzoni in A, B, C. Le A erano quelle che andavano bene, B potrebbero diventare qualcosa di serio e C sarebbe bel tentativo (ride ndr). Grazie al cielo, non avevamo troppe C, Michael ha aggiunto tre canzoni, una è diventata una bonus track e due sono nell’album. E il resto l’ho fatto io, avevo già delle canzoni pronte prima. Ed è tutto qua, noi proponiamo le idee, le facciamo cantare a Michael e se gli piacciono e rientrano nel nostro sound le teniamo.

– Adoro molto “You And I”, è una bellissima canzone e anche molto delicata. Di cosa tratta?

E’ una canzone che ho scritto veramente tanto tempo fa. L’ho fatta vedere ai ragazzi e il primo pensiero è stato che era troppo delicata, ma siamo giunti alla conclusione che era una canzone bella con cui chiudere il disco come per dire “Buonanotte, tende chiuse, luci spente”. Dato che era quasi pronta, per finirla ci abbiamo messo neanche due ore. Siamo felici di questa canzone.

– Voi ragazzi oramai andate in tour da un po’. C’è qualche episodio divertente avvenuto in tour o sul palco?

Spegni il microfono! (ride ndr) E’ stato un disastro. (ride ndr) Beh non ci son stati episodi straordinariamente divertenti, anche sul palco quando suoniamo cerchiamo di dare il meglio, mai successo niente di strano fino a quando Michael non si è fatto male l’altra sera stava andando tutto bene. A parte questo, che è da considerare episodio brutto eh (ride ndr).

– Se potessi creare una band scegliendo musicisti a tuo piacimento, chi sceglieresti e perchè?

E’ veramente difficile, molte delle persone che adoro le adoro a causa della band in cui sono, capisci? (Ride ndr)
Quindi non ti so dire se prendo una certa persona e la metto in band con un’altra, non si sa se funziona capisci? Vorrei vedere una band con Jimi Hendrix e Bob Marley insieme, sarebbe una cosa killer, ma sono tutti e due morti (ride ndr). Ci sono band nate così ma, a mio parere, una band deve nascere ritrovandosi insieme e non posso immaginare una cosa come ”ho questa cantante, queste persone e devo fare una band”, non riesco veramente a immaginarlo, non ti so dare una risposta, scusa.

– Immagina che la tua casa è in fiamme, persone e animali si salvano. Devi salvare cinque dischi immaginando che tu li abbia tutti, quali salveresti e perchè?

(ride ndr) Non sarebbe veramente dura perchè li ho tutti su iTunes e mi basterebbe salvare il mio portatile. (ride ndr)
Non lo so, è difficile da rispondere perchè non sono materialista, non me ne importa nel senso sono CD, li posso comprare di nuovo, non perderei nulla. Salverei la mia chitarra piuttosto, i CD li posso benissimo cambiare, ma la chitarra no. Probabilmente lascerei i miei dischi bruciare e porterei la mia chitarra su.

– Ok va bene (ride ndr). Se dovessi invece scappare su un’isola deserta, quali cinque cose porteresti con te e perchè?

Tanta acqua, roba da mangiare, non posso portare il pc perchè non ci sarebbe elettricità lì ma probabilmente mi porterei qualcuno in grado di produrla così avrei elettricità (ride ndr). E porterei il mio Ipad e cuffie per ascoltare musica. Direi che siamo a cinque cose.

– Ok, siamo giunti alla fine dell’intervista. Grazie del tuo tempo..

Grazie a te!

– .. c’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan, ai fan degli Unisonic o ai nostri lettori?

Chi viene stasera spero capisca la situazione di Michael, mi dispiace che non possa correre per il palco e quindi non possiate avere uno show completo ma troveremo un modo di ritornare qua a Milano e di rifarci presto.