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Gods of Metal – 2 Giugno

Guarda QUI la galleria fotografica della giornata!

Il primo giorno del festival metal più famoso e chiaccherato d’Italia per questa edizione del 2007, ha votato la causa all’hard rock e al metal anni 80.
Notevolissima quindi la presenza di moltissimi glamster nostrani (che si sà,sono spesso legati solo al loro universo stradaiolo) che non si sono lasciati scappare l’opportunità di vedere così tanti gruppi della vecchia scuola.

Per quanto riguarda l’organizzazione è tutto più o meno come l’anno prima.
Il vento quest’anno non si è alzato a deviare il suono che usciva dall’impianto:
1.000.000 WATT (luce);
100.000 WATT (audio);
200.000 KW di energia elettrica;
il palco del myspace purtroppo il primo giorno con tutta l’acqua che è si era abbattuta nella zona è stato chiuso non c’è stato più il doppio transennamento delle prime file.

Personale: 300 facchini,500 persone addette alla sicurezza, 40 runner, 200 addetti per le pulizie.

In generale giudico ottimo il suono che i tecnico del suono hanno fatto alle loro band,dai primi fino ai Motley alla sera. Ma veniamo al bill:

Tigertailz

I Tigertailz seminale e misconosciuto gruppo glam inglese degli anni 80 non li ho potuti seguire causa interviste,ma da quello che ho sentito allungando l’orecchio non devono essere stati affatto male.

White Lion

Il primo “gruppone” che ho potuto osservare sono i “nuovi” White Lion del buon Mike Tramp.
Non li avevo mai visti e devo dire che ne sono rimasto favorevolmente impressionato.
Ottimo sound,molto retrò,musicisti che si divertono sul palco,una voce inconfondibile che c’è ancora tutta (senza contare l’ancora ottima forma di Mike,dei suoi capelli e dei suoi jeans strappati che fatto troppo anni 80!!) e una scaletta oculata.
“Little Fighter” e “Wait” mi hanno quasi fatto commuovere e mi hanno fatto tornare ai tempi delle scuole medie (sospiro)..
E’mancata l’esecuzione dei super classici “When The Children Cry” & “Lonely Night”, pazienza,non si può voler proprio tutto.

La tracklist:

Hungry
Broken Heart
Little Fighter
El Salvador
Pride
Tell Me
Lady of the Valley
Wait
Radar Love

voto: 9.5

Thin Lizzy

I “nuovi” Thin Lizzy del sopravvissuto John Sykes & Scott Gorham offrono a partire dalla loro sirena di “Jailbreak” unaprestazione formalmente perfetta (da 11 e lode!!).
Daltronde Marco Mendoza e Tommy Aldrige sono due mostri di bravura,ma si rimane un po’ con la stessa sensazione di quando i Dream Theater ripropongono cover di band celebri del passato.
Tutto bello e potente ma abbastanza freddo.
Solo a tratti l’emozione è stata notevole come sulla scanzonatissima “Waiting For An Alibi” e la famisissima “The Boys Are Back In Town”.
Se uno ripensa al leggendario “Live and Dangerous” dei Lizzy storici che ancora oggi è considerato uno dei live più coinvolgenti di sempre della storia del rock duro!
Diciamo che l’intento di John è solo quello di continuare a far rivivere il mito di quel grande artista che fu Philip Lynott dall’altro lato mi sarebbe comunque piaciuto vederli suonare per due ore piene!!

Tracklist:

Jailbreak
Waiting For An Alibi
Don’t Believe A Word
Cold Sweat
Are You Ready?
Bad Reputation (+ Alridge solo)
Massacre
Suicide
Cowboy Song
The Boys Are Back In Town
Black Rose

(anche qui ci sono purtroppo delle esclusioni delittuose come Whiskey In The Jar,Dedication o Chinatown)

voto: 8.5

Scorpions

Scorpions: grandissimi!!
Un’altro gruppo che al pari dei Def Leppard l’anno precedente non risente minimanete del passare del tempo.
Ho visto i 5 crucconi in forma strepitosa,desiderosi di rockare e un Klaus Meine con una voce ancora incredibile come in passato (e pure lui ormai è over 50 già da un pezzo).
Hanno convinto anche le songs del nuovo disco, come “Hour I,Humanity” e “321”, tutte molto orecchiabili e di impatto.
Ottima la scaletta che, a parte un paio di inevitabili esclusioni (“Always Somewhere” & “Loving You Sunday Morning”), è stata molto bilanciata con qualche chicca del passato tipo Dynamite e Coast to coast.

Tracklist:

Hour I
Bad Boys Running Wild
Love’em or leave’em
The Zoo
Deep And Dark
Coast to Coast
Holiday
Humanity
Tease Me Please Me
321
Pawel-Kottak solo
Blackout
Big City Nights
Dynamite
Still Loving You
Rock You Like An Hurricane

Niente “Wind Of Change?”
Meglio così!!finalmente qualcuno che ha il coraggio una volta tanto di lasciare fuori il pezzo più famoso della loro carriera (vi immaginate i Deep Purple che non fanno Smoke?).

voto: 10

Velvet Revolver

Causa pausa cena ho visto solo i primi tre pezzi della loro set list.
Obiettivamente non mi fa impazzire la loro proposta spostata un po’ sull’alternativo (grazie a Scott che per quanto sul palco sia molto cool, vocalmente mi sembra sempre più adatto a ciò che faceva con gli Stone Temple Pilots).
Gli ex-gunners erano tutti in forma strepitosa e Slash sembra proprio che abbia fatto un patto col diavolo.

Ho sentito anche le note di “It’s So Easy” e “Mr. Brownstone” (chissà la bolgia che si sarà scatenata) e pure la cover “Psycho Killer” dei Talking Heads.

voto: 8 (per quello che ho visto)

Motley Crue

I Crue ce la fanno ancora!!
Lo show è stato forse troppo forzato, quasi fosse tutto pianificato a tavolino, ma è una cosa che ho notato anche in altri gruppi (vero mr. Coverdale?).
Comunque i re dello street/glam (forse sono più considerati oggi che in passato) hanno spaccato il culo e fatto commuovere più di un rockers in platea (Home Sweet Home).
A parte Vince Neil che vocalmente non mi ha convinto per nulla con la sua vocina stridula e povera di corposità, mi ha fatto piacere constatare che il buon Mick Mars per quanto sia sul palco uno zombi quasi quanto il madman, le mani sul manico della chitarra le fa correre eccome!!!
Macchiettistici i bestemmioni tirati giù da Tommy e l’apparizione della biondona che poi ha tradotto per la platea qualche parola a doppo senso dedicata dai Crue ai fans italiani.

Tracklist:

Dr. Feelgood
Shout At The Devil
Wild Side
Look That Kill
Live Wire
Same ‘Ol Situation
Home Sweet Home
Girl Don’t Go Away Mad/Time For Change
Louder Than Hell
Sick Love Song
Primal Scream
Girls, Girls, Girls
Kickstart My Heart
Anarchy In The U.K.

voto: 8.5

Organizzazione: voto 8, ma con tutto il fango del primo giorno sarebbero state gradite sul terreno delle lastre di compensato o dei pallets di legno come ho potuto vedere personalmente in un’altro festival europeo.