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Infected Rain + Ankor + Demetra’s Scars @ Arci Tom, Mantova, 28/10/18

Atmosfera caldissima quella che ci aspetta all’Arci Tom di Mantova per la prima delle due date del tour europeo degli Infected Rain.  In questa piovosa serata di fine Ottobre, comincia per molti quello che sarà il primo concerto della nuova stagione Arci. È triste però sentire che all’interno del locale c’è chi si lamenta del prezzo ritenuto eccessivo. Su una spesa complessiva di 23 Euro, di cui 13 sono di tesseramento Arci, basterebbe poco per capire che il prezzo è più che onesto, ma tra la folla c’è chi non è d’accordo.

La cosa importante comunque è che l’attesa per la serata è più alta dello sconforto per il prezzo, e il locale si riempie molto velocemente non appena si aprono le porte.

Ad aprire le danze sono i giovanissimi Demetra’s Scars, band formatasi a Mirandola nel 2015. Con il loro Alternative Metal hanno il compito di rompere il ghiaccio, e lo fanno proponendo una scaletta interessante con anche una rivisitazione del celebre brano “Breed” dei Nirvana, che esalta il pubblico assieme a tutti i loro pezzi inediti.

Durante la loro esibizione, il locale si riempie ancora di più. Ed è proprio in questo momento che entrano i campo i grandi special guests della serata: gli Ankor. La band spagnola ha fin da subito un impatto fortissimo sul pubblico italiano. Ad attirare maggiormente l’attenzione è la particolare abilità della cantante Jessie Williams che si dimostra una perfetta frontwoman a tutti gli effetti.  La risposta è ottima da parte del pubblico, soprattutto quando propongono la cover di “Chop Suey” dei System of a Down: in quei tre minuti si è scatenato l’inferno all’Arci Tom.  La nota più interessante della loro esibizione però è stato il discorso della cantante, molto apprezzato e applaudito da tutti quanti, nel quale ha smontato completamente le teorie di chi si sente libero di insultare una band o un artista solo per il semplice fatto che la loro/sua musica non gli piaccia.

Dopo un apprezzatissimo show degli Ankor, il locale è ormai completamente pieno. Ed è proprio in questo momento che le luci si spengono, l’attenzione di tutti è rivolta verso il palco e non ce n’è per nessuno… Entrano finalmente in scena i tanto attesi Infected Rain. Fin dalle prime note di “Fool The Gravity” il pubblico si scatena, la band si diverte e l’attesa per un primo impatto esplosivo viene pienamente soddisfatta. Questo è solo il primo dei tanti pezzi tratti dal loro ultimo album “86”, del quale troveremo quasi tutti i brani in scaletta.  La tripletta che segue dopo questa prima apertura scoppiettante è formidabile: “Serendipity”, “Mold” e “Ophan Soul”. Praticamente le tre canzoni più famose della band. Inutile dire che, anche in questo caso, il pubblico sia completamente in delirio.  Ma il momento che porta alla totale ipnotizzazione degli spettatori è quando parte il synth iniziale di “Intoxicating”: quel brano è così unico e così particolare che si fatica a trovare qualcuno senza la bocca spalancata e la bava che pende dalle labbra.  In uno show caratterizzato da poghi, wall of death, tanto divertimento, tanta musica e quel dolcissimo accento Est europeo di Lena mentre si rivolge al pubblico in italiano, gli Infected Rain dimostrano nuovamente di essere tra i pionieri di questa nuova ondata Alternative Metal che sta sempre di più spopolando nella scena underground.

Uno show davvero incredibile sotto ogni punto di vista.  Per chi se lo fosse perso, o per chi fosse rimasto talmente entusiasta da voler ripetere l’esperienza al più presto, vi segnaliamo la loro seconda e ultima data italiana per questo tour al Rock Town di Cordenons (PN) il prossimo Martedì 6 Novembre.

 

Setlist:

1) Fool The Gravity 2) Serendipity 3) Mold 4) Orphan Soul 5) Endless Stairs 6) Freaky Carnival 7) Intoxicating 8) Stop Waiting 9) Me Against You 10) Smoking Lies 11) PKOS 12) Sweet, Sweet Lies 13) Judgemental Trap