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Live Report Alestorm + Furor Gallico + Deaf Autumn + Shockproof @ Live at Zaiet Fest ( FR ), 17/06/18

Anche quest’anno si ripete lo Zaiet, ormai un festival affermato nella scena metal italiana che da tre anni a questa parte ha cominciato a portare band di grande livello. Per quest’anno abbiamo i pirati Alestorm, aperti da una grande band folk metal italiana, cioè i Furor Gallico.

 

SHOCKPROOF

 

Dopo aver posticipato l’inizio del festival di qualche a causa del forte temporale che si era abbattuto su Frosinone, ad aprire le danze ci sono i Shockproof band vincitrice del contest dello zaiet per partecipare al festival.
La band un suono tra il thrash e l’alternative, e gestisce benissimo questa fusione, facendo esaltare il pubblico in pochi minuti e tengono benissimo anche il palco nei pochi minuti che hanno avuto a disposizione.

 

Setlist:

 

1. More Reactions

2. Human Breed

3. Best Ambitions

4. Will to Run

5. Time Has Come

6. Ball & Chains

 

 

DEAF AUTUMN

 

E’ il momento dei Deaf Autumn, band locale molto affermata nella scena metalcore. Freschi della loro ultima uscita “The Shape” portano con loro il classico metalcore, con molte sfumature melodiche. La band si dimostra all’altezza di quella che alla fine è una serata ben diversa dal loro genere, ma sia per il pubblico dello zaiet che sa apprezzare altri generi e sia per la band stessa che riesce a tenere molto bene il palco tirano fuori un grande show.

 

Setlist:

 

1. Intro

2. Brand New Dawn

3. Over Me

4. This Skin

5. The Shape

6. Broken Hearts

7. Would You

8. Run Away

9. Getting Worse

10. Set No Evidence

11. Till the End

12. Get Inside

 

La scaletta ha subito dei tagli causa pioggia prima dei sound-check. La scaletta pubblicata è senza tagli )

 

FUROR GALLICO

 

E’ il momento del primo grande nome del festival, i nostrani Furor Gallico che già avevano riscaldato il pubblico durante il sound-check.

La scaletta è molto “equilibrata” tra i grandi classici e pezzi della loro ultima uscita.
Tra pogo, balli e quant’altro la band annuncia che stanno eseguendo le registrazioni del nuovo album, e il grandissimo annuncio con tanto di “esultanza” del pubblico è seguito da “Nebbia della mia Terra”, pezzo che appunto sarà presente nel nuovo album e presentato per la prima volta proprio allo zaiet.

Il pezzo promette molto bene, qindi hype alle stelle per il nuovo album
Questa è stata per me la prima volta per un loro live, e hanno rispettato molto le mie aspettative su di loro che già erano molto alte da quando li ascoltai la prima volta.

 

Setlist:

 

1. Intro

2. Venti di Imbolc

3. Cathubodva

3. Wild Jig Of Beltane

4. Ancient Rites

5. Curmisagios

6. To the End

7. Nemain

8. Nebbia della mia Terra ( Nuovo inedito estratto dall’ album in uscita )

9. Song of the Earth

10. Eremita

11. La Notte dei Cento Fuochi

12. Banshee

14. La Caccia Morta

 

( La scaletta ha subito dei tagli causa pioggia prima dei sound-check. La scaletta pubblicata è senza tagli )

 

Prima degli headliner, come in ogni edizione dello Zaiet viene dedicata “ohne dich”, dedicata a Matteo “Zaiet” Fontana, colui a cui è dedicato il festival, suonata stavolta dai suoi amici più cari.

 

ALESTORM

 

Ci siamo, è il momento degli headliner, gli Alestorm, la band scozzese fa notare subito che sarà un show distruttivo aprendo con “Keelhauled”. Il concerto per una prima parte va avanti tranquillamente, il gruppo gioca molto con il pubblico che ricambiava volentieri. Lo show va avanti con grandi momenti di adrenalina, soprattutto grandi momenti di comicità, che è uno dei pezzi forti della band.

Tra cori da pirati, i “rema, rema, rema” del pubblico imitando il navigare di una nave lo show scorre velocemente, arrivando alla fine con “Fucked with an anchor” che appunto rappresenta la loro comicità nei vari pezzi.

 

Setlist:

 

1. Keelhauled

2. Alestorm

3. Over the Seas

4. Mexico

5. The Sunk’s Norwegian

6. No Grave but the Sea

7. Nancy the Tavern Wench

8. Rumpelkombo

9. Hangover ( Taio Cruz cover )

10. Bar Und Imbiss

11. Captain Morgan’s Revenge

12. Shipwrecked

13. Drink

14. Fucked With an Anchor

 

Ma per concludere il tutto manca ancora una cosa molto importante, quella che l’emozione più grande allo Zaiet, l’emozione che una persona come me che si sente ormai parte della famiglia dello Zaiet può provare, cioè “Wish You Were Here” dei Pink Floyd dedicata a Matteo.