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Primal Fear + Riot V + Existance @ Legend Club, Milano, 03/10/18

Il Legend Club di Milano si riconferma locale amante delle sonorità metal; della vecchia scuola in questo caso, visto che la serata è condivisa dagli ormai non più giovani Primal Fear e dai veterani americani Riot V, il cui esordio discografico (sotto il più noto nome di Riot) è del 1977. Ecco com’è andata.

EXISTANCE
Il gruppo francese, nonostante la giovane età, sposta indietro le lancette del tempo, con uno show dinamico e coinvolgente, a metà strada tra i Saxon e gli Iron Maiden. I nostri sfruttano al meglio il tempo a disposizione, con canzoni orecchiabili, duelli di chitarre e la voce di Julian Izard, tagliente o più corposa a seconda del bisogno. Ci auguriamo vivamente di rivederli dalle nostre parti.

 

RIOT V
Sono le 20.20 e, sulle note di “Victory“, si apre il concerto di una delle migliori realtà heavy/power americane. I Riot V (per la vecchia guardia semplicemente “Riot“) sparano le loro cartucce migliori, alternando sapientemente vecchi classici (“Flight of the Warrior“, “Johnny’s Back” o la semiballad “Bloodstreets“) a nuovi brani (“Angel’s Thunder, Devil’s Reign” e “Caught in the Witch’s Eye“).
Naturalmente non manca la sacra triade, costituita dalle immortali “Swords and Tequila“, “Warrior” e dalla conclusiva “Thundersteel“, cantata da tutti i presenti, chi più chi meno (ugola permettendo).
Nota a latere: gli occhi delle numerose fanciulle presenti erano tutti per Todd Michael Hall. Il talentuoso cantante ha fatto strage di cuori, nonostante la fede al dito in bella mostra.

PRIMAL FEAR
è infine il turno dei Primal Fear; i simpatici Judas Priest di Germania, nel corso degli anni, sono in parte riusciti a scrollarsi di dosso la pesante etichetta che li accomuna alle leggende britanniche, rendendo il sound qua e là un po’ più personale, anche con l’ultimo disco “Apocalypse“, di cui in questa occasione si presentano diversi estratti.
Come al solito, Ralf Scheepers si dimostra cantante eccezionale, sornione e ruffiano: sa fare il suo mestiere e ne è consapevole, e la sua timbrica è potente, tagliente, precisa come poche. I suoi compagni comunque non sono da meno, e lo show parte subito in maniera convincente, con un pubblico partecipe e coinvolto.
Se “Chainbreaker“, “Nuclear Fire” e “Metal is Forever” sono ormai classici trascinanti e cantati da tutti gli astanti (anche da chi non potrebbe permetterselo), colpiscono nel segno anche le canzoni provenienti dal già citato ultimo disco. In particolar modo, la lunga e coraggiosa “Eye of the Storm“, segnale che ogni tanto anche ai Primal Fear piace deviare dal solito percorso fatto di canzoni dirette e massicce. Chiude lo show, come di consueto in questo tour, “Running in the Dust“.

In conclusione: quella messa in piedi da Truck Me Hard e SoundsRock Agency è stata una spettacolare serata di heavy metal d’altri tempi. Non possiamo quindi fare a meno di ringraziare tutta l’organizzazione, augurandoci di rivedere presto sul suolo italico tutte e tre le bands.

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