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Septicflesh + Krisiun + Diabolical + Xaon @ Centrale, Erba (CO) 23/03/2019

Con l’intuitivo titolo di “Centrale Death Fest“, la serata di sabato 23 marzo allo storico locale di Erba ha richiamato l’attenzione di un pubblico numeroso, accorso per vedere in scena quattro gruppi piuttosto diversi tra loro, ma che hanno saputo coinvolgere ugualmente gli astanti.

Ad aprire lo show ci pensano gli Xaon, fautori di un death metal sinfonico dalle tinte moderne, senza troppi fronzoli ma dritto al punto. Gli svizzeri danno un’ottima impressione grazie a una proposta convincente, giustamente aggressiva, e a una buona presenza scenica.

E’ quindi il turno dei Diabolical, dediti a un death metal dai tratti vagamente black, che per l’occasione promuovono il recentissimo “Eclipse“. Il locale si riempie e il pubblico risponde bene all’assalto sonoro del quartetto svedese. Dopo poco meno di un’ora di show, cala il sipario ed è la volta dei Krisiun.

Anche il trio brasiliano viene in Italia con un disco fresco di stampa (o quasi). “Scourge of the Enthroned” trova spazio nella scaletta dei nostri, che infiammano il Centrale tra blast beat furiosi e brutalità old school. Purtroppo non sempre i suoni rendono giustizia ai carioca, che compensano comunque con una performance senza cedimenti di sorta.

Se i Krisiun erano certamente attesissimi, l’ospitalità riservata ai SepticFlesh non è da meno. Il death metal dalla forte componente sinfonica del gruppo greco è perfetta in sede live, e il gruppo fin da subito instaura un ottimo rapporto col pubblico, trascinato in un vortice di potenza più epica, metodica e controllata rispetto ai loro colleghi brasiliani, con brani come “Pyramid God“, “Dante’s Inferno” o la cantabile “Anubis“. Il bassista e cantante Spiros Antoniou coinvolge con naturalezza e senza strafare, mentre Kerim Lechner si dimostra batterista dalle eccellenti doti. Il risultato finale premia i Septicflesh, che hanno l’onore e l’onere di chiudere nel migliore dei modi una serata particolarmente riuscita. Li lasciamo con l’augurio di poter ascoltare presto il seguito di “Codex Omega“.