Milano. Sono le 19.30 e sono in tram. Si avvicina sempre di più l’ora del live, la prima volta in versione acustica. La sensazione è strana, ma l’idea di rivederli e ascoltarli mi fa essere fiduciosa.
Finalmente davanti al Teatro dal Verme, la lunga fila. Oddio no! Invece scorre e in pochissimi minuti sono dentro. Raggiungo la mia postazione, praticamente a pendere dalle labbra di Tony e aspetto l’entrata dei Witherfall.
La band losangelina, col suo live acustico si rivela davvero molto interessante. Show vario, completo, suonato e sentito. I 40 minuti della loro esibizione non pesano affatto. Attendiamo pazienti e coinvolti l’entrata dei Sonata Arctica.
Sono circa le 21.15 ed eccoli! C’è la batteria, entrano la chitarra elettrica, il basso… Si prospetta davvero un live interessante. Subito siamo partecipi di “Life“. Lo show ha inizio.
Rimpiangiamo poco i nostri energici Sonata; dal live traspare la loro voglia di divertirsi, di essere partecipi insieme a noi del pubblico allo show – Come sempre! E ci scaldiamo davvero sulle note di “Fullmoon“.
Un pensiero in particolare va alla performance di “Wolf and Raven“, davvero coinvolgente. Sono riusciti a trasmettere esattamente tutto quello che trasmette la versione elettrica. Poi, con un piccolo sondaggio tra la band riguardo alla prima auto, Tony introduce “Paid in full“; davvero divertente, come è stato divertente sentire un intro di Lambada prima di “Flag in the ground“. Al termine della canzone, i Sonata Arctica sembrano salutarci, ma poco dopo rientrano Tony ed Elias per una versione davvero toccante di “Victoria’s Secret“.
Posso affermare che non mi è mancato nulla. Sono loro, sempre! La versione acustica ha dato un’impronta più intima a quel legame che i Sonata creano col loro pubblico ad ogni live. Tony è un grillo come al solito e un gran performer: interpreta tutte le canzoni, con la voce, il corpo, il viso; coinvolge gli altri membri della band affinché possiamo godere appieno della loro musica. Musica mai banale, nemmeno in questa versione acustica: ottimi arrangiamenti e scelta di avvalersi di un bravissimo polistrumentista per chitarra acustica, flauto, percussioni e tastiere.
Hanno mantenuto il loro sound, grazie a chitarra elettrica e basso senza cadere nell’ovvio di un semplice concerto in elettrico a basso volume. Ci lasciano con the “The Wolves die Young” e con la promessa di tornare presto qui in Italia.
Li aspettiamo!
Setlist:
– Life
– Only the Broken Hearts (Make You Beautiful)
– Half a Marathon Man
– The Rest of the Sun Belongs to Me
– As If the World Wasn’t Ending
– FullMoon
– Letter to Dana
– Alone in Heaven
– On the Faultline (Closure to an Animal)
– Wolf & Raven
– I Have a Right
– Black Sheep
– Among the Shooting Stars
– Tallulah
– Paid in Full
– Flag in the Ground
Encore:
– Victoria’s Secret
– The Wolves Die Young