Uno dei concetti moderni più ambigui e inquietanti potrebbe essere riassunto così: ‘Il modo migliore per vivere i propri sogni consta nel renderli tangibili’…in poche parole, per essere felici occorre darsi da fare per realizzare le proprie idee. Nel contesto prettamente musicale la ‘base’ non basta, occorre una certa miscela di intelligenza e coraggio per creare una ‘proposta’ accattivante…
Nel caso dei Fury & Grace possiamo trovare tutto…songwriting deciso e variegato, contesto lirico interessante e attrattivo, ‘presenza’ morigerata e riservata e un gusto ricercato e soprafino che fuoriesce ad ogni ascolto; ”A Dream Letter To The Witches Of Western Europe” chiude quella trilogia iniziata con il debut di quasi un decennio fa e proseguita con il più introverso “Diabolism Of Conversation”, imperversando attraverso strutture metal/prog/doom e riuscendo ad imbastire un alone personale dove vintage e moderno si congiungono con il fiato corto…l’entrata di Franco Campanella alla voce rappresenta un ennesimo passo in avanti, data la caratura interpretativa e le immense doti esecutive.
La produzione è nebbiosa e sinistra, colta e curata come l’intelligenza che ogni essere umano dovrebbe possedere; i suoni sono gonfi e bilanciati mentre le performance denotano una ricerca maniacale della precisione nell’arrangiamento…la vera chiave esecutiva rimane Christian Grillo, capace sia di sposare le intersezioni ritmiche con il variopinto guitar work sia di ritagliarsi momenti di assoluto protagonismo (senza mai sfociare nella mera esecuzione). Il corpo finale del sound, aiutato da un mixing adorabile e da un mastering aggressivo, si palesa come un mostro implacabile che vorrà la vostra testa.
L’alternarsi della regalità delle strutture permette di assaporare capitoli più avvincenti come ”Grand Guignol (It Takes Tragic Hearts To Believe In Tragic Monsters)” e ”Gloria In Excelsis Baphometo”, mentre gli episodi più diretti come ”The Ossuary” e ”Night Of The Mandibles” permettono di assaporare la visione più ‘commerciale’ (passatemi il termine, suvvia!) del quartetto. La titletrack, ”Nuove Frontiere Del Destino” e il duo finale ”Gloria In Excelsis Baphometo”/ ”The Secrecy Of Small Creatures With Six Legs” richiederanno uno sforzo assimilativo non trascurabile ma alla fine, dopo molti ascolti, rimarranno i veri picchi dell’arte di questa band tutta italiana.
Ci sono poche band capaci di ‘vedere’ il proprio sound con estrema precisione senza sbilanciarsi verso rotte già tracciate e i Fury & Grace risiedono tra i capostipiti. ”A Dream Letter To The Witches Of Western Europe” ha carattere, sentimento, profusione musicale e testardaggine…l’ennesimo must di una band che sa cosa fare, come crearlo e il momento giusto per darlo in pasto al mondo. Unici.
