Avere le palle porta sempre a qualcosa…ci vuole un’infinita conoscenza dei propri mezzi, un’assoluta e ferrea volontà, un po’ di spavalderia e un sacco di coraggio per avere le palle e mettersi in gioco. E alla prima leggera titubanza, al primo cenno di tentennamento, ecco che il mondo presenta il conto e ti asfalta come catrame in piena estate…
E gli Hardcore Superstar tutto questo lo sanno…nona uscita in quindici anni di onorata carriera; lustri passati a sfornare album sempre più convincenti e a live performance sempre più accattivanti, hanno portato il quartetto a quello che, ai miei occhi, è l’album più convincente e diretto mai prodotto. Ci sono tante band hard rock che si rifanno al glam e allo street, ma mai nessuna come Jocke e soci ha saputo farlo con dovizia di particolare, di gusto e senza perdere un briciolo di credibilità…ogni album è una catapulta di spunti e di maestria, simbolo di coesione e di intelligenza.
Le dodici tracce di “C’mon Take On Me” pulsano come il cuore di un bambino…si può respirare l’odore di sudore da ogni singolo solco, traspare un’energia vitale d’altri tempi e una forza motrice che sembra essere perpetua. Se il songwriting non colpisce per particolari sferzate o cambi di genere, gli arrangiamenti fanno la parte del leone, favorendo una coesione sonora difficilmente ottenibile. I suoni sono profondi e caldi, la produzione è volutamente ‘liveggiante’, dove la mitica ‘pacca’ impattante è la base per ogni ingrediente messo in gioco. Mixing e mastering non fanno che prendere la musica degli Hardcore Superstar per renderla immortale…
La titletrack, “One More Minute” e “About The Law” fanno un’apertura spietata, con strutture serrate e ampi cori da stadio…la voce di Jocke è come sempre potente e spietata, al punto da rimanere sempre il punto forte del sound della band. “Stranger Of Mine” e “Long Time No See” allentano un po’ la morsa grazie alle verve da lentaccio, mentre l’adrenalina torna in circolazione grazie a “Are You Gonna Cry Now”, “Dead Man’s Shoes”, “Too Much Business” e le due parti di “Won’t Take The Blame”, gli autentici highlight di questo disco…
Sfrontati, festaioli, cazzari e carichi di groove come sempre…agli Hardcore Superstar non si può chiedere di meglio! Granitico!