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IMAGO IMPERII – Fate of a King

Evocare le memorie di avvenimenti lontani nel tempo con un concept è spesso un progetto ambizioso. Come se non bastasse, la scena power sinfonica negli ultimi anni si è parecchio inflazionata. Arduo compito quindi, quello di cimentarsi con un concept album in campo symphonic power, e alto il rischio di fare qualcosa di anonimo e decisamente poco memorabile. Ciò nonostante, gli Imago Imperii riescono nella loro missione tutt’altro che semplice, e “Fate of a King” ne è la dimostrazione.

Questo perché il loro secondo lavoro, un concept album sull’Inghilterra anglosassone ai tempi dell’invasione normanna, si rivela un disco decisamente buono. Se anche si muove su coordinate già esplorate da illustri predecessori dei nostri, sicuramente si rende piacevole all’ascolto grazie a vari elementi. Innanzitutto un buon songwriting, fatto di brani scorrevoli e di strutture variegate,  che dona un’aura di freschezza generale al disco. Inoltre, la buona tecnica dei musicisti coinvolti, che fa capolino qua e là tra chitarre di derivazione malmsteeniana (“King’s Nightmare“) e sezione ritmica dinamica al punto giusto, diventa un ottimo supporto all’impalcatura generale dell’album, mantenendo vigile l’ascoltatore tra variazioni di ritmo e cambi d’atmosfera. Si passa infatti dalla veloce “Saxon Warriors” all’epicità monastica e all’incedere cupo di “Fate of a King“, per concludere degnamente con l’articolata “Harold Rex” e con la malinconica “End of an Era“.

Insomma, se siete amanti del power metal dai tratti sinfonici ed epici fate vostro questo “Fate of a King“. Nei suoi 51 minuti potrebbe regalarvi delle sorprese.

 

  • 7,5/10

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