Mentre sui social impazza la moda del throwback, il vero salto nel passato è quello di “Same Old Town“, una passeggiata all’indietro, nei fiorenti eighties statunitensi, muniti di catene e pantaloni in pelle.
Stelle e strisce dipingono il logo dei Mr.Riot, la band italiana, formatasi a Novara nel 2013, con l’intento di dare nuova vita alle sfumature melodiche dello Sleazy e dell’Hard Rock, cercando di ricomporre perfettamente il puzzle dei suoni e delle ritmiche d’oltreoceano.
A coronare un lungo periodo di attività sul campo, il debut album “Same Old Town” si dispiega su undici tracce, che, volendo citare un piccolo estratto da “Wake Up!“, brano dialogico privo di melodia, sono per così dire “sempre la stessa vecchia storia”.
Il full lenght, infatti, non si apre esattamente nel migliore dei modi: da “Scream And Shout” a “Rock’n’Roll“, passando per “America” e “Wild Raw“, fino a giungere alla titletrack “Same Old Town“, il tutto si manifesta come incredibilmente piatto e assolutamente banale. Tutti i canoni sono rispettati nelle loro forme migliori, tanto da condurre ad un risultato che sa di artificioso.
Il primo vero assaggio degli USA del 1980 arriva con “Illusion“, la cui nostalgica melodia accompagnata dalle tastiere, e il mid tempo da semi-ballad, riescono, dopo diversi minuti di ascolto, a trasportare davvero l’ascoltatore e a trasmettere le emozioni più profonde nascoste dentro questa produzione.
L’atmosfera country di “Spread Our Love” e la conclusione swing di “Sexy Photograph“, rappresentano, invece, le voci dissonanti di questo “Same Old Town“, ma comunque innovative e piacevoli all’orecchio. Tecnicistica, a tratti tendente al prog, “Close Your Eyes“.
Un po’ di emozione in più avrebbe regalato al full lenght una spinta in avanti. Sufficiente.
