Tornano, a distanza di sei anni dal precedente “Modern Violent Gentleman“, gli olandesi My Propane, gruppo dedito a un’intrigante miscela di hard rock alternativo e metal moderno.
Il secondo capitolo discografico del gruppo, intitolato “Antidote” e prodotto e masterizzato rispettivamente da Joost van den Broek (Epica, Ayreon, Powerwolf) e da Jacob Hansen (Volbeat, Amaranthe, Delain), suona come un connubio fra le chitarre abbassate e le distorsioni dei Gojira o dei The Dillinger Escape Plan, e tutta l’ondata rock e metal alternativa (Deftones, Tool, ecc), senza dimenticare di ricercare l’impatto e l’orecchiabilità in ogni brano.
Quello che colpisce è proprio questo: i My Propane non ci tediano con strutture complicate o forzate, ma guardano ad amalgamare bene la melodia con la potenza sonora, come nel caso di “Pavkovic” o “Seconds“; anche nelle partiture più ricercate (ad esempio in “Tightrope“) i nostri risultano comunque accessibili e diretti, facendo facilmente presa sull’ascoltatore.
Per quanto ci riguarda, “Antidote” è, si perdoni il gioco di parole, il perfetto antidoto alla monotonia delle uscite discografiche in questo genere. Consigliato a chiunque ami le sonorità moderne e abbia un occhio di riguardo per l’eredità lasciata dall’alternative rock.
