Le donne nascondono un’attitudine alla ferocia e alla violenza che noi uomini possiamo soltanto marginalmente concepire; musicalmente parlando (ed evitando di entrare in campo psicologico) il loro modo di sviscerare odio e potenza assume un trasporto meno morigerato e ritenuto di noi maschietti, capace di impattare oltre modo nelle orecchie dei fans.
Le Nervosa assumono connotati bestiali quando scendono in campo…le tre ragazze brasiliane forgiano il loro secondo genito “Agony” seguendo le orme tracciate precedentemente, ovvero un thrash old-school veloce e compresso, tagliente come la lama di un assassino. Ispirate ai nomi storici del genere, Fernanda Lira e socie improntano tutto su riffs aggressivi e lyrics destabilizzanti, fornendo una dozzina di songs che attaccano al muro senza troppi fronzoli.
La produzione segue le linee guida del debut, concentrando tutto sull’unione tra sezione ritmica e asce. I suoni sono appuntiti e penetranti, amalgamati da una verve esecutiva che esemplifica la caratura live del terzetto, mentre il mixing e il mastering fungono da sostegni aggiuntivi di un sound che incede monoliticamente come un Godzilla straordinariamente incazzato.
Non ci sono attimi di tregua in “Agony”, solo un’impressionante foga e uno scapoccio incontrollabile; “Arrogance”, “Deception”, “Failed System” e “Devastation” faranno la felicità di chi ama il thrash metal solo per foga e semplicità, mentre altri capitoli come “Theory Of Conspiracy” e “Guerra Santa” mostrano un lato più evoluto del trio, grazie anche a qualche piccola dose di versatilità.
In conclusione poche storie, le Nervosa o si amano o si venerano…dirette e amare come un sonoro cazzotto nello stomaco, le tre ragazze mostrano che il gentil sesso sa come incazzarsi e come farsi amare per questo.
