Primo album solista per Stefan Berggren, noto per essere il cantante degli Snakes In Paradise e per aver prestato la sua meravigliosa voce per i progetti M3 e Company Of Snakes, con personalità del calibro di Micky Moody, Bernie Marsden, Neil Murray (nucleo fondatore degli Whitesnake) e Don Airey (ora nei Deep Purple).
“Stanger In A Strangeland” è un album che affonda le sue radici non solo nel rock melodico, ma attinge a piene mani dal rock/blues dei seventies. In più gli ospiti che prestano la loro opera sono personalità di spicco della scena internazionale come i già citati Murray e Marsden, o Joakim Svalberg degli Opeth (tra i tanti).
L’inizio soft di “Sands Of Time” con il suo delicato incedere elettro/acustico e l’assolo di violino ci mostra già l’alta capacità compositiva di Stefan e il suo gusto per le aperture melodiche. Con “Coming Home” ci si addentra in territori hard/blues che sembrano scaturire da “Trouble” dei Whitesnake, mentre in “Ain’t Got No Woman” viene fuori la vena seventies in un pezzo a metà tra Aerosmith e Rolling Stones. Il grande pregio di Berggren è di aver assimilato alla perfezione la lezione dei grandi musicisti del passato, riuscendo a catalizzare il tutto con una ricerca melodica di primo piano. E’ un vero piacere quindi poter ascoltare “Keef Song”, con un refrain che non ha nulla da invidiare al Richie Kotzen più ispirato, o il grande blues di “Long Gone Down The Road”.
Si prosegue con la Title Track (dotata di un accenno più hard), ma in generale tutto il disco non ha mai cali di tensione, riuscendo nella non facile impresa di farsi apprezzare sempre più ad ogni ulteriore ascolto. E’ impossibile non farsi incantare dalla splendida “Depression” o da “Life Goes On”, dove la vena blues riesce a penetrare profondamente nell’anima regalandoci pure e incontaminate emozioni.
Chiudono in bellezza il rock di “Do What You Do” e la ballad “Bye Bye Baby”, altri due piccoli tasselli che vanno a completare uno dei migliori album del genere usciti nel 2016.
Se siete fan di queste sonorità l’acquisto di questo “Stranger In A Strangeland” è d’obbligo. Se non lo siete compratelo lo stesso, magari vi aiuterà a conquistare la ragazza del vostro cuore.
