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TÝR – Hel

Ottavo album nella carriera ventennale dei faroesi Týr, “Hel” è stato un disco fortemente atteso dai fans della band. Sono passati infatti ben sei anni dalla loro ultima uscita (“Valkyrja” nel 2013); il gruppo ha voluto porre maggiore attenzione alla scrittura e registrazione di questo album, prendendosi tutto il tempo necessario per curare tutto nei minimi dettagli. I Týr ne sono molto soddisfatti…lo saremo anche noi?

“Hel” parte benissimo già dal primo brano “Gates of Hel”, una galoppante discesa agli inferi che alterna growl profondi a ritornelli puliti e chitarre melodiche, un pezzo che è perfetto per l’apertura di questo lavoro più maturo. Si sente che questo album ha una marcia in più rispetto ai precedenti. La produzione generale è ottima, il mixaggio altrettanto: tutti gli strumenti e le voci sono bilanciate alla perfezione, permettendoci di gustare ogni dettaglio. Squisito il lavoro eseguito alla batteria e al basso, che formano una solida base ai brani, sui quali a questo giro le chitarre si sbizzarriscono niente male, regalandoci riff gustosi ed assoli divertenti, non troppo pretenziosi ma certamente piacevoli, che aggiungono quel qualcosa in più che a molti dei brani classici dei Týr mancava.

Sicuramente questo album non è un’assoluta novità nella discografia della band. Il sound è sempre quello dei Týr, che restano riconoscibilissimi in ogni momento dell’ascolto, ma in generale possiamo dire che in alcuni brani ci sia un richiamo più hard rock e più melodico, che arricchisce le incalzanti melodie tipiche della band, mentre altri pezzi sono più heavy e mordaci, ci verrebbe da dire semplicemente “più cazzuti”.

Scegliere quali canzoni siano le migliori e descriverle è molto difficile; tutti i pezzi qui hanno qualche particolarità molto valida che meriterebbe di essere menzionata. Quello che ha conquistato di più la sottoscritta però è sicuramente “Empire of the North”, uno dei brani più freschi che mette in luce come il songwriting questa volta sia decisamente più accurato. Una lancia la spezziamo anche nei confronti del frontman Heri Joensen, che è riuscito a sfruttare la sua voce al meglio, allontanandosi ogni tanto dal suo caratteristico cantato per spaziare qualche possibilità in più, a partire dall’interpretazione dei brani, molto sentita e studiata.

Insomma, per tirare le fila del discorso, complimenti ai Týr. “Hel” è un album ben studiato, ricco e vario, che nonostante sia comunque così riconoscibile all’esterno, ha una varietà di gemme incastonate al suo interno. Scontato, ma non troppo, è un ascolto che consiglio a tutti gli amanti del genere e che premio soprattutto per l’alta qualità generale del prodotto finale.

  • 8/10

  • TÝR - Hel


  • GenereViking Folk Metal
  • Anno2019
  • Casa discograficaMetal Blade Records
  • Websitewww.tyr.fo