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AENIMUS – Dreamcatcher

Quando il metal estremo ricerca la classe, entrano in gioco gli Aenimus. Questa giovane band californiana è “soltanto” al secondo disco, ma ha già messo in chiaro che non vuole scherzare. L’ultimo lavoro intitolato “Dreamcatcher” infatti non è niente male e per capire bene di cosa stiamo parlando, vi consiglio di andare a leggere la nostra intervista assieme a Sean Swafford, chitarrista della band, con il quale abbiamo parlato dei temi principali del disco, ispirati a famose opere horror (dai classici di Stephen King ad Hannibal Lecter).

Musicalmente parlando, è un disco che, se mi concedete il termine, vi “riempirà le orecchie”. Ricco e particolareggiato, si tratta di un extreme metal curato e studiato. Tutti i brani hanno una struttura stratificata e molto varia e perciò, anche se ad un primo impatto il tutto potrebbe risultare un po’ troppo elaborato e poco chiaro, se ascoltato con più attenzione ci troverete molto da apprezzare e potrebbe anche spiazzarvi un po’. I tecnicismi del resto non si risparmiano da nessuna parte, dalle voci alle chitarre, dalla base alle orchestrazioni di fondo.

Eppure, un “ma” c’è e ve lo ripeto: se volete capire questo album e comprendere il perché di determinate scelte (come ad esempio i lunghi interludi tra alcuni brani), dovreste tenere presente la suddivisione per temi interna al disco. Il lavoro infatti è per l’appunto ripartito in quattro sezioni, ciascuna delle quali è formata da due o tre brani che cercano di seguire un motivo musicale di base ispirato a un romanzo/film diverso; questi “gruppi” di brani vanno perciò considerati insieme come un unico movimento. Di questi, il nostro preferito è il secondo, quello dedicato ad Hannibal Lecter, che si sviluppa dall’orientaleggiante “My Becoming”, passando per la ricercata “The Dark Triad” e chiudendosi sulla più accessibile “Between Iron and Silver”, che nel loro insieme riescono a descrivere bene il personaggio.

Ottimo l’impegno degli Aenimus per questo disco, perché di lavoro dietro questo album ce n’è stato parecchio e si sente. Non è di certo un ascolto facile e potrebbe fallire nel raggiungere i cuori dei più tradizionalisti, ma se avrete la pazienza di ascoltarlo con il giusto metodo, potreste digerirlo facilmente. Intanto, qui siamo già curiosi di sapere come si svilupperà il futuro di questa band, tutt’ora promettente.

  • 7,5/10

  • AENIMUS - Dreamcatcher