Molte persone hanno la capacità di amare la musica nello stesso modo in cui amano le persone…qualcosa dentro evolve, si schiude, genera quel senso di vuoto allo stomaco e rende impossibile vivere senza ‘chi’ ha scaturito tutto questo caos interno. Succede anche verso le band e ogni uscita discografica o ogni concerto è vissuto come un appuntamento atteso freneticamente…probabilmente questo è il vero significato dell’essere fan.
I Blind Guardian sono un ‘amore’ per molta gente sul globo terracqueo. Con il passare del tempo le loro uscite si sono fatte più sporadiche e i loro concerti spalmati nel tempo ma ogni amante della loro musica sa che l’appagamento finale sarà profondo…”Live Beyond The Spheres” è il nuovo live album che riassume in ventidue songs tutto il meglio dei tour a supporto del monumentale “Beyond The Red Mirror”, un disco dal carattere forte che anche dal vivo riesce a mantenere quell’epicità costante senza troppa fatica.
La produzione è curata ed elegante, tecnologicamente evoluta ma senza risultare troppo perfetta e pulita. I suoni sono gonfi e rotondi, amalgamati da un mixing curato che non perde per strada il groove e da un mastering intenso ma non fine a sé stesso. Le performance dei sei bardi sono ricche e avvincenti, dove da incoronare è la prova di Hansi dietro al microfono, visibilmente ristabilito e a suo agio su tutto il materiale. La sezione ritmica Ehmke/Siepen/Courbois è un motore continuo mentre la versatilità stilistica di Andre Olbrich lascia a bocca aperta come sempre.
Sulla setlist, sinceramente, non me la sento di approfondire…credo che un’opera in tre cd che spazia in tutta la discografia del Guardiano Cieco possa contenere sia episodi che piacciono sia momenti a cui si è meno affini, senza mai far scendere il livello di un singolo scalino…far convivere appassionatamente songs quali “The Ninth Wave” ,“Nightfall” ,“Valhalla” o “The Lord Of The Rings” è sinonimo sia di intelligenza compositivo/esecutiva sia di qualità nell’assemblaggio dello show, e a riuscirci possono solamente quelle band con le idee chiare.
Che il metal sia morto o che viva spensierato poco importa, i Blind Guardian rimangono sulla cima del mondo e sembra non abbiano voglia di mollare il colpo. Due ore e venti di grande musica di cui non se ne avrebbe mai abbastanza. Occasione per conoscerli o per continuare ad amarli.