Melodic Hard Rock is the new Power Metal.
Una maledizione, quella della classificazione di genere, quando si tratta di gruppi che intentano un percorso, se così si può definire, sperimentale.
Una maledizione che non si risparmia di colpire anche i longevi Eden’s Curse con il nuovissimo “Cardinal“: dodici tracce, che di Rock melodico hanno soltanto l’idea, l’influenza ben chiara dei background musicali degli artisti, che però non si sviluppa affatto, prendendo tutt’altra direzione.
Un’opening dal titolo ingannevole “Prophets Of Doom“, apre ad un’improvvisa invasione di bpm: una rapida successione di suoni, a mo’ di assolo, su una ritmica cadenzata piuttosto lenta. All’arrivo della linea vocale non c’è dubbio: la prima impressione è quella di ascoltare i nuovi Kamelot.
Un marchio di fabbrica che sembra alienarsi con “The Great Pretender”, in favore di un più genuino Hard Rock, sebbene contaminato dalle influenze degli anni ’80, ma che resta soltanto una speranza: si torna al Power in un battito di ciglia con “Messiah Complex“.
L’Hard Rock permane soltanto in piccoli accenni, fatta eccezione per “This Is Your Moment” e “Jericho“, che sembrano presentare persino un sound differente dal resto della produzione. Idem dicasi per le due mid-tempo, non esattamente ballad, “Find My Way” e il duetto con Liv Kristine “Unconditional“, persino maggiormente orchestrate.
Nel complesso, si tratta di un buon album, dal sound, alla struttura musicale, alla voce perfettamente amalgamata fra i suoni, ma destinato agli amanti del Power Metal. Chiunque si aspetti un Hard Rock potrebbe rimanerne deluso..
