Benché la storia del rock sia popolata di rapporti conflittuali all’interno delle bands, sembra essere un miracolo che esistano situazioni di amicizia e rispetto; appare paradossale che, a livello underground, si creino situazioni ‘critiche’ che portino allo split o all’allontanamento di elementi chiave, riducendo il piacere della condivisione di una passione ad un odio profondo.
Nel caso dei Memoriam invece troviamo qualcosa di diverso…dopo il primo ep di qualche mese fa, il quartetto arriva con un secondogenito sulla corta distanza, sempre in onore allo scomparso Martin Kearns. Non ci sono grossi cambiamenti, sia riferendosi alla prima uscita che ai lavori passati delle due main band dei componenti (Bolt Thrower e Benedictum), rimanendo nell’ambito del death metal old school carico di intensità e mordente oscuro.
Con una produzione minimale e una resa sonora che guarda decorosamente indietro nel tempo, “The Hellfire Demos II” si compone di suoni sgraziati e rabbiosi, dove la voce di Karl Willetts rimane un valore aggiunto dal sapore evocativo. In “Drone Strike” sorge qua e là una timida vena epica che riesce a placare il furore, ma in “Surrounded (By Death)” la bussola torna sui canoni tipici del genere, risultando invincibile e implacabile.
Prodotto per affezionati al genere e a chi ha amato le discografie di Frank Healy e soci…anche se, a dirla tutta, due songs sono un po’ pochine anche per un ep.
